La Lega dei Ticinesi e il Movimento Giovani Leghisti, in due comunicati sullo stesso tema, criticano la decisione del Consiglio Federale di versare 5 miliardi per l'Ucraina e allo stesso di ignorare le necessità del Ticino e della Svizzera intera.
Per la Lega il Ticino viene “sistematicamente ignorato e privato delle risorse necessarie per affrontare le proprie difficoltà", citando i 7 milioni stanziati per l'alluvione in Vallemaggia che sarebbero “un’elemosina che insulta il nostro Cantone e i suoi cittadini!”. Viene poi ricordata “la grave crisi del potere d'acquisto, causato anche dall'aumento insostenibile dei premi di cassa malati, per cui i ticinesi sono costretti a fare sacrifici sempre più pesanti”. “È inaccettabile che i soldi dei contribuenti svizzeri vengano spesi in questo modo, mentre i problemi interni vengono ignorati”, continua il comunicato.
I giovani leghisti invece criticano l'ipotesi di aumentare l’IVA di 0,7 punti percentuali per finanziare la tredicesima AVS, “facendo gravare il costo sui contribuenti, compresi gli stessi pensionati che dovrebbero beneficiare di questa misura”, un fatto “inaccettabile" mentre “si investono miliardi per l’accoglienza di rifugiati e la ricostruzione di un paese estero”. Con i medesimi soldi, si sarebbe potuto "garantire la tredicesima AVS senza aumentare le tasse, ridurre la pressione fiscale sulle famiglie, rafforzare il sistema sanitario e assistenziale e sostenere le piccole e medie imprese in difficoltà”.
Per la Lega la priorità è che “le risorse pubbliche vengano prima di tutto impiegate per sostenere la popolazione svizzera, in particolare il Ticino, che da anni subisce discriminazioni e tagli vergognosi” mentre i giovani Leghisti chiedono di “rivedere le proprie priorità e utilizzare i fondi pubblici per sostenere prima di tutto i cittadini svizzeri, invece di imporre nuove tasse per finanziare misure sociali che dovrebbero essere garantite senza ulteriori prelievi fiscali”.