PISTOIA (Italia) – Erano fuggiti dalla guerra in Ucraina, ma ora una coppia che vive a Pistoia è finita in carcere a causa di presunti maltrattamenti nei confronti dei sei figli, di età compresa tra i 2 e i 15 anni. I minori sarebbero stati costretti a sopportare quasi ogni giorno offese, botte e anche dover restare per ore in cucina con le braccia alzate e in ginocchio sul sale grosso. A denunciare il tutto ai servizi sociali è stata la figlia più grande, dopo essere fuggita di casa. Le telecamere nascoste in casa avrebbero confermato il tutto.
Sarebbe stata soprattutto la madre 36enne a punire e maltrattare i figli ritenendoli disubbidienti. Anche il papà avrebbe avuto un ruolo importante nelle punizioni. I genitori, che vivono in Toscana dall’estate 2022, sono accusati di maltrattamenti in famiglia aggravati.
I video registrati mostrerebbero che la madre rimaneva tutto il giorno tra cucina e soggiorno, fumando continuamente con la finestra chiusa, navigando sui social col cellulare e guardando la tv. Ai figli ordinava di pulire casa, di cucinare e poi li puniva con ogni minimo pretesto. Una volta avrebbe lanciato contro una figlia un coltello, che le si è infilato in una coscia, lasciandole una cicatrice.
La primogenita, fuggita dopo l’ennesima punizione sul sale, aveva vagato tre giorni e tre notti per poi presentarsi a scuola il quarto giorno. Le sue condizioni avevano fatto scattare l’allarme, con l’intervento successivo dei servizi sociali e della Società della salute, che aveva trovato alla ragazzina una sistemazione in una sua struttura. La 15enne ha spiegato agli investigatori che anche in Ucraina la donna picchiava spesso lei e i fratelli, con rametti degli alberi.