La tassazione minima OCSE delle multinazionali è al centro di un'interpellanza del Consigliere nazionale Lorenzo Quadri all'indirizzo del Consiglio nazionale. Secondo Quadri, la tassazione minima delle multinazionali viene sempre più messa in discussione e cita il presidente della Commissione finanze del Consiglio degli Stati, il quale di recente si è chiesto retoricamente se non “stiamo cavalcando un cavallo morto”. Anche secondo l’economista francese Gabriel Zucman, direttore dell’Osservatorio europeo della fiscalità, ha affermato che la tassazione minima OCSE sarebbe “sotto assistenza respiratoria”. Quadri ricorda poi che la Consigliera federale Karin Keller Sutter al forum di Davos aveva dichiarato che la Svizzera, tra i primi paesi ad implementare la global minimum tax, ha “perso competitività” per questo motivo.
Nell'interpellanza si sottolinea poi che, ad applicare uno o più elementi del progetto di tassazione minima ci sono, oltre alla Svizzera, la maggior parte dei membri UE, il Regno Unito, la Norvegia, il Giappone, il Canada, l’Australia e la Corea del Sud. “Mancano però – fa notare Quadri - tutti gli altri. Non ci sono i BRICS e soprattutto non ci sono gli Stati Uniti. Il presidente Trump ha infatti dichiarato che gli USA non applicheranno l’accordo. E gran parte delle multinazionali interessate dalla tassazione minima ha sede negli USA. Trump ha anche minacciato ritorsioni nei confronti di Stati che dovessero prelevare tasse 'extraterritoriali' a carico di aziende americane”.
L'esponente della Lega, che già in passato aveva sollevato dubbi sulla scelta della Svizzera di applicare la tassazione minima OCSE, chiede quindi al Consiglio federale di confermare le affermazioni di Karin Keller-Sutter, secondo cui la Svizzera, a seguito dell’introduzione della global minimum tax, ha perso competitività e se ammette che, alla luce dell'attuale situazione internazionale, la Svizzera è stata troppo frettolosa nell’implementare la global minimum tax.
In seguito Quadri chiede di valutare le affermazioni secondo cui la tassazione minima OCSE sarebbe “un cavallo morto” e “sotto assistenza respiratoria” e, infine, se il CF intende modificare il proprio approccio alla tassazione OCSE, in particolare in seguito della dichiarazione del presidente USA che gli Stati Uniti non applicheranno questa misura, con annessa minaccia di ritorsioni nei confronti di paesi che dovessero effettuare “prelievi fiscali extraterritoriali” a carico di aziende americane.