Per ottenere una rendita AVS completa, è necessario versare contributi per 44 anni. Tuttavia, sempre più persone non riescono a soddisfare questo requisito e si trovano a ricevere una rendita ridotta. L'Unione Sindacale Svizzera (USS) lancia l'allarme e chiede misure correttive per affrontare il problema.
Secondo Gabriela Medici, segretaria centrale dell'USS, un pensionato su cinque in Svizzera ha lacune contributive nel sistema previdenziale. Analizzando le statistiche AVS degli ultimi anni, emerge che la percentuale di pensionati con una rendita parziale è passata dall'11% al 19% negli ultimi 15 anni. Si stima che circa un milione di lavoratori attuali riceverà una rendita ridotta al momento del pensionamento.
Cause delle lacune contributive
Le ragioni di queste lacune possono essere molteplici. Tra i principali fattori troviamo la mancata registrazione durante gli studi o in caso di soggiorni prolungati all'estero, lunghi periodi di inattività dovuti a malattia o infortunio, frequenti cambi di datore di lavoro e lavoro non dichiarato.
Un ulteriore elemento critico è l'immigrazione: chi arriva in Svizzera in età avanzata non ha il tempo sufficiente per maturare i contributi necessari a ottenere una rendita completa.
Riduzione della rendita e mancanza di consapevolezza
Per ogni anno di contributi mancanti, la rendita subisce una riduzione del 2,3%, che equivale a circa 60 franchi al mese su una rendita massima di 2520 franchi. In molti casi, i pensionati si vedono ridurre l'importo di 200 franchi al mese a causa di tre o quattro anni di contributi mancanti.
Spesso, le persone non sono nemmeno consapevoli delle loro lacune contributive. Per verificare la propria situazione, occorre richiedere attivamente un estratto del conto AVS, un processo che secondo l'USS è ormai superato e andrebbe semplificato.
Le richieste dell'Unione Sindacale Svizzera
Per contrastare il fenomeno, l'USS propone tre misure fondamentali:
-Certificato AVS annuale: tutti gli assicurati dovrebbero ricevere automaticamente un documento annuale con il riepilogo dei contributi versati e l'eventuale presenza di lacune contributive.
-Consulenza gratuita: dovrebbe essere offerto un servizio di consulenza gratuita per aiutare i lavoratori a comprendere le conseguenze delle loro lacune previdenziali.
-Maggiore flessibilità nei pagamenti retroattivi: le persone che non sono responsabili delle proprie lacune contributive dovrebbero avere più possibilità di recuperarle, come già avviene per i fondi pensione e il terzo pilastro.
Attualmente, la Confederazione sta lavorando a una piattaforma online per facilitare l'accesso alle informazioni sui conti AVS individuali.