Svizzera, 14 aprile 2025

A Berna esplodono i consulenti e anche i costi del Jet del CF

Intanto, causa immigrazione scriteriata, un Comune porta il moltiplicatore al 109%

 
Mandati esterni a palate
Non solo in Ticino. Anche sotto le cupole federali la spesa per il personale pubblico è esplosa. Dal 2013 al 2023 è passata da 5,5 a 6,3 miliardi di franchi annui. Eppure, parallelamente si impennano anche i costi dei mandati ai consulenti esterni: nel 2024 hanno raggiunto i 673 milioni di franchi. Quindi, tirando le somme, siamo a quasi 7 miliardi!
 
Complimenti al governicchio federale. Poi, però, la ministra delle finanze PLR Karin Keller Sutter (Ka-Ka-eS) vorrebbe saccheggiare gli averi pensionistici del II e III pilastro con la scusa dei conti federali che devono quadrare. Berna dovrebbe risparmiare sia sul funzionariato, sia sui mandati esterni. Invece i costi di entrambi esplodono senza alcun controllo. Il bello è che spesso ad assumere incarichi ad hoc sono ex funzionari federali dirigenti. Vedi il caso della sconsulenta pagata a peso d’oro di Viola Amherd. E infatti, sotto la guida dell’ex ministra uregiatta, il DDPS è riuscito a spendere qualcosa come 200 milioni all’anno in consulenze. È ora di mocarla con questi mandati a peso d’oro per lavori che potrebbero in gran parte venire svolti internamente, visto che la Confederazione dispone di quasi 40mila funzionari! La Lega, per il tramite di chi scrive, ha presentato una mozione per chiedere che la spesa annua per le consulenze non superi i 100 milioni di franchi.
 
Il jet extralusso fa già cilecca Sempre alla faccia dei risparmi, il governicchio federale ha comprato - con i soldi del contribuente - il jet business più grande del mondo, per la “modica” somma di 103 milioni. Oltretutto, viste le dimensioni esagerate, l’apparecchio non entra nell’apposito hangar presso l’aeroporto di Berna-Belp, sicché bisogna trovare delle soluzioni alternative. Secondo la Weltwoche, il jet del CF costerà ai contribuenti oltre 20 milioni all’anno: ancora più di quel che si temeva.
 
Oltretutto, il maxivelivolo serve principalmente a portare il “medico italiano” del PLR in Ticino per il fine settimana (non a caso l’aereo precedente era stato soprannominato “Taxi Ticino”). O a scorrazzarlo in giro per il mondo a regalare i nostri soldi a destra e a manca. Ieri, poi, si è toccato il fondo. Il jet extralusso doveva trasportare il “medico italiano” dalla capitale turca Ankara ad Antalya, ma ha avuto problemi al decollo. Quindi, per il viaggio di ritorno, il jet è stato sostituito. Naturalmente il ministro degli esteri binazionale e la sua corte dei miracoli non potevano viaggiare con un volo di linea, vero? Figuriamoci, bisogna fare i “baüscia”!
 
Disastro migratorio
“Immigrazione uguale ricchezza”? La partitocrazia può andare a raccontarlo al Comune sangallese di St. Margrethen. Poco meno di 6000 abitanti, con un aberrante 53% di stranieri (se poi si aggiungono i beneficiari di naturalizzazioni facili…), la località si trova in una situazione finanziaria drammatica,
ed è stata costretta ad aumentare il moltiplicatore dal 102% al 109% (!). Il sindaco ha dichiarato alla stampa locale: “Scontiamo le conseguenze negative di una crescita demografica troppo rapida”.
 
Crescita dovuta, ovviamente, all’immigrazione scriteriata. Il Municipio si trova infatti a fronteggiare un’esplosione della spesa sociale (nella Svizzera interna, diversamente da noi, questi costi gravano in prima linea sui Comuni e non sul Cantone) dovuta all’impennata di stranieri “in arrivo da altre culture”. Costoro necessitano di assistenti sociali, rendite, corsi di tedesco… e chi più ne ha più ne metta.
 
Un bello spaccato di quello che attende tutta la Svizzera se non metterà fine all’immigrazione incontrollata voluta dalla partitocrazia.
Uscire dalla CEDU!
Verdi-anguria allo sbando
 
È passato un anno dalla demenziale sentenza dei giudici politicizzati della CEDU, Corte europea dei diritti dell’Uomo, la quale condannava la Svizzera per il presunto mancato rispetto dei “diritti umani in ambito ambientale”, che neppure esistono. Si tratta della “famosa” sentenza sul caso “anziane per il clima”. Le dirette interessate, non avendo di meglio da fare, lo scorso mercoledì hanno pensato bene di organizzare una manifestazione a Berna.
 
Cosa aspetta la Svizzera a disdire finalmente la Convenzione europea dei diritti dell’Uomo, disfesciando così i suoi giudici stranieri militanti, che strumentalizzano i diritti umani a scopo di politichetta climatista? La mozione della Lega in tal senso è ancora pendente in Consiglio nazionale. Poi Berna deve uscire anche dall’OMS, Organizzazione mondiale della sanità, e dalla CPI (Corte penale internazionale).
 
Il progetto “sono unico e prezioso”, che in Ticino viene propinato agli allievi di seconda elementare, nella sua ultima edizione introduce pure un* bambin* “che non si sente né maschio né femmina”.
 
Nel Locarnese, vari Comuni sono insorti contro l’indottrinamento gender nelle scuole elementari. C’è stata anche un’interrogazione al governicchio cantonale. Il CdS ha risposto che le scuole devono rispettare il volere delle famiglie e, se del caso, proporre delle alternative al progetto.
 
I Verdi-anguria hanno sbroccato: lo Stato deve imporre l’ideologia gender a scuola, non ci può essere un percorso facoltativo! Il lavaggio del cervello ai bambini di seconda elementare in senso LGBTQXYZ e “non binario” (c’entrano le FFS?), secondo i Verdi, sarebbe nientemeno che uno “strumento fondamentale per la crescita e la protezione delle nuove generazioni”.
 
Ma si possono sparare simili fonchiate? Climatisti, andate a Baggio a suonare l’organo!
LORENZO QUADRI
*Dal MDD
 

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