AREZZO (Italia) – Si aggrava, e non di poco, la posizione del 45enne, padre di un giocatore che aggredì un arbitro 20enne al termine della partita U12 disputata la scorsa settimana ad Arezzo. L’uomo, già indagato per lesioni aggravate e per sequestro di persona, potrebbe dover rispondere anche di rapina. Durante una perquisizione nella sua casa, infatti, i carabinieri avrebbero trovato due orologi appartenenti al giovane fischietto. Nella casa dell’uomo sarebbero state trovate anche le chiavi dello spogliatoio, dove l’aggressione avvenne a porte chiuse.
L’episodio avvenne dopo un rigore assegnato nella finale di un torneo, contestato. Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe fatto irruzione nello spogliatoio dell’arbitro a fine gara, chiudendo la porta per poi colpirlo con pungi, una sedia e anche dei morsi, provocandogli la rotture di due costole, un trauma alla clavicola, escoriazioni ed ematomi, per un totale di 40 giorni di prognosi.