La decisione presa dal presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi in merito agli eventi estivi previsti alle cave di Arzo non può che rallegrarmi. Una decisione equilibrata, di buon senso, che permette lo svolgimento delle manifestazioni previste, tutelando allo stesso tempo la quiete dei residenti. Ma anche una decisione veloce, che non ha portato al ritorno immediato dell’evento La Soleggiata ad Arzo solo perché il Municipio di Mendrisio, nel frattempo, si era lodevolmente messo a disposizione per trovare una location alternativa in zona San Martino.
Troppo spesso assistiamo a ricorsi pretestuosi che, con la scusa della tutela individuale, finiscono per penalizzare intere comunità e compromettere l’offerta culturale e di svago sul nostro territorio. È giusto che le autorità sappiano distinguere tra istanze fondate e opposizioni strumentali. È giusto anche che iniziative come quelle de La Soleggiata vengano sostenute, perché si contraddistinguono per originalità e qualità, valorizzando sia l’offerta di svago, sia il territorio grazie all’inserimento in contesti suggestivi che consentono la promozione della regione. Si dice che non c’è mai niente da fare, ma quando l’offerta c’è, è di qualità ed è promossa anche da giovani volenterosi, si trova comunque da ridire.
In questo caso, la revoca dell’effetto sospensivo evita un blocco ingiustificato delle attività, già autorizzate dal Municipio di Mendrisio, e dimostra come il Consiglio di Stato – quando vuole – sa essere vicino alla popolazione e agli enti locali. Il ricorso dovrà ancora fare il suo corso, ma il segnale è chiaro. Come chiari sono stati il sostegno e la vicinanza della popolazione nei confronti dei promotori di questo evento. Un segnale che i momò sanno riconoscere chi fa qualcosa di bello per la comunità e in fondo gli permette di far vivere quello spirito che in tanti ci invidiano.
Ringrazio il presidente Gobbi per aver gestito con equilibrio e fermezza la situazione, e auspico che in futuro si rafforzi il principio di proporzionalità nei confronti di chi, con pochi clic, tenta di fermare eventi pubblici pianificati da mesi e pensati per tutta la cittadinanza. Una tirata di orecchie al Municipio, che avrebbe dovuto anticipare il rilascio dell’autorizzazione alla manifestazione, vista la possibilità di ricorrere, così da dare a tutti il tempo per anticipare eventuali criticità.
Alessio Allio