ITALIA - Un furto finito in tragedia e un’accusa pesantissima che sta sollevando un acceso dibattito. È morto dopo essere stato investito da un Suv il 47enne marocchino che l’8 settembre scorso aveva rubato la borsetta a una donna fuori da un ristorante di Viareggio. Le immagini di videosorveglianza mostrano la scena: la vittima viene travolta più volte, la donna scende, recupera la borsa e si allontana.
La Procura di Lucca ha deciso il rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato: crudeltà, futili motivi, uso di mezzo insidioso e minorata difesa. Una formulazione durissima che impedisce qualsiasi rito abbreviato e apre la strada al rischio di ergastolo. L’udienza davanti alla Corte d’Assise è fissata per il 24 settembre.
Ma a far discutere non è solo la drammaticità dell’episodio: molti si interrogano sulla coerenza delle procure e delle leggi. In altri casi di cronaca nera – anche con esiti fatali – non è stato contestato l’omicidio volontario aggravato. Qui, invece, si sceglie la linea dura, mentre sui social si moltiplicano le prese di posizione a favore della donna: “Ha fatto quello che lo Stato non fa”, scrivono in tanti.
FONTE: LaNazione, tuttonotizie.eu