Nel Canton Zurigo sono in aumento di cambiamento del sesso tra i minorenni. Una tendenza che preoccupa le autorità cantonali, che citano quale motivo un "fenomeno di moda" che porta alcuni giovani a mettere in discussione il proprio genere al punto da voler cambiare sesso tramite operazioni e terapie mediche.
Per la consigliera di Stato e direttrice della sanità Natalie Rickli la facilità con cui dei minorenni possono sottoporsi a terapie e operazioni spesso permanenti è un problema: "Prima dei 18 anni non si può votare, sposarsi o firmare un contratto di locazione. Perché allora permettere decisioni così radicali sull'organismo?", ha affermato Rickli.
La consigliera di Stato si basa anche su un parere legale dell'Università di Zurigo secondo cui Paesi come il Regno Unito, la Finlandia e la Svezia vietano già gli interventi chirurgici irreversibili sui bambini di età inferiore ai 18 anni.
Tuttavia, il Canton Zurigo non può legiferare da solo in questo ambito. Si rivolge quindi alla Confederazione, chiedendole di studiare la possibilità di un inquadramento giuridico o addirittura di introdurre un divieto e chiede che i trattamenti ormonali, come i bloccanti della pubertà, vengano somministrati solo nel contesto di studi scientifici supervisionati.
Sebbene l'analisi non riveli alcuna carenza sistemica nel trattamento dei giovani transessuali, i genitori hanno espresso preoccupazione per l'aiuto medico che a volte viene considerata troppo frettolosa. Per far fronte a questa situazione, il Canton Zurigo ha creato una rete di competenze dedicata al tema, guidata dalla cattedra di etica biomedica dell'Università. Le misure adottate finora hanno permesso di effettuare "notevolmente meno operazioni" sui minori lo scorso anno, ha concluso la Direzione sanitaria. Verrà inoltre istituito un comitato di riferimento negli ospedali per evitare diagnosi affrettate.