Lodevole Municipio,
apprendiamo dalla stampa che il Ticino si trova confrontato con una sfida demografica sempre più pressante e che secondo una statistica USTAT (ufficio di statistica) si nota un crescente squilibrio tra chi lascia per la meritata pensione e chi entra nel mondo del lavoro. L’indice di sostituzione ha raggiunto il valore più elevato nel Canton Ticino dimostrando l’invecchiamento marcato della forza lavoro.
Nei prossimi dieci anni il rapporto tra chi è entrato nel mondo del lavoro e chi ne è uscito sarà ancora peggiore, segnalando un numero di uscite superiore a quello dei nuovi ingressi. Particolarmente critica la situazione nel settore secondario come pure in quello sanitario, assistenza sociale e informatica.
Finora il Ticino ha potuto contare sulla manodopera frontaliera per attenuare la pressione demografica ma il nuovo accordo fiscale sull’imposizione dei frontalieri potrebbe ridurre l’attrattività del lavoro transfrontaliero.
Viste queste prospettive intendiamo chiedere al Municipio:
- Quali sono le proiezioni per il nostro tessuto economico/lavorativo? Corrispondono al vero questi dati anche per la nostra Città?
- Come intende muoversi il Municipio per promuovere tra i giovani in formazione soprattutto queste attività lavorative dove si prospetta una carenza di personale?
- Pensa il Municipio che questa situazione potrebbe rivelarsi un’opportunità per occupare più residenti nelle nostre aziende?
- Intende il Municipio (anche tramite l’Ufficio Sviluppo Economico) promuovere le assunzioni di personale residente con salari dignitosi al posto di preferire percentuali ridotte o smart working per attrarre sempre e solo frontalieri?
- E’ interessato il Municipio a promuovere eventuali progetti di riqualifiche professionali per personale disoccupato o over 50?
Per il gruppo Lega dei Ticinesi e Indipendenti
Simona Rossini (prima firmataria)
Massimiliano Robbiani
Nadir Sutter