TICINO - Un episodio che ha scosso l’Ossola e il Ticino: la croce e la statua della Madonna poste sulla vetta del Basodino sono state distrutte. Un gesto che non passa inosservato e che ha suscitato reazioni indignate.
«Un atto irrispettoso della montagna, delle tradizioni e dei nostri avi. I simboli della montagna sono lì a protezione di chi la frequenta, con rispetto e senza distinzione», ha commentato il consigliere di Stato Norman Gobbi, esprimendo amarezza e fermezza davanti all’accaduto.
Le croci di vetta e le piccole statue mariane non sono solo elementi religiosi, ma fanno parte della cultura alpina: segni di memoria, spiritualità e identità che accompagnano generazioni di alpinisti ed escursionisti. La loro distruzione rappresenta un’offesa non soltanto al credo, ma anche alla comunità che in quelle montagne si riconosce.
Un richiamo forte, quello di Gobbi, a riscoprire il valore del rispetto: verso la natura, verso la storia e verso ciò che da sempre custodisce il legame tra uomo e montagna.