TICINO - La Croce Rossa sezione Sottoceneri ha scelto di rispondere immediatamente all’articolo del Mattino della domenica e all’interrogazione presentata in Gran Consiglio da Omar Balli. Una fretta che, però, non chiarisce i punti più delicati emersi negli ultimi giorni.
Il primo tema riguarda il conflitto d’interessi. Se un’associazione assegna mandati alla società della moglie di un membro della direzione, il problema esiste eccome. E come ricordato dal Mattino, «al momento il conflitto d’interessi c’è». Anche perché diversi collaboratori avrebbero espresso disagio per la situazione e per l’idea di essere “supervisionati” dalla consorte di un dirigente.
Secondo punto: i licenziamenti. È positivo che da 35 si sia scesi a 13, ma la Croce Rossa omette un dettaglio decisivo. In pochi anni l’organico è esploso: dai rapporti di esercizio emergono costi del personale passati da 10 milioni nel 2020 a oltre 24,5 milioni nel 2024. Più che raddoppiati. Alla luce di questi numeri, la «limatura» chiesta dal Consiglio di Stato – che finanzia quasi integralmente l’ente – non sembra certo un’operazione drammatica, ma un riequilibrio necessario.
Ora la parola passa al Consiglio di Stato, chiamato a fornire le risposte ufficiali agli atti parlamentari.
FONTE: Mattino della domenica + atti parlamentari (interrogazione Balli)





