Il Consigliere Federale Ignazio Cassis ha tenuto martedì a Berna un discorso sorprendente, in cui riconosce i meriti della direzione politica dell'Italia davanti a un pubblico di ambasciatori e al Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.
Martedì a Berna, Cassis era intervenuto davanti a un pubblico di ambasciatori e al Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, in visita in Svizzera. In questa occasione, il ticinese ha discusso delle relazioni tra i due Paesi e, cosa ancora più sorprendente, ha elogiato in particolare alcuni partiti al potere nella penisola.
Il direttore del DFAE non è d'accordo con chi attribuisce al populismo la responsabilità di tutti i mali. Secondo Cassis, il cui discorso è disponibile online, "il populismo non è una malattia, ma un sintomo di democrazie giovani o stanche. La vera malattia è la crescente disconnessione tra cittadini e istituzioni".
Ignazio Cassis usa il termine "populismo" per denunciare la condiscendenza che si cela dietro il termine quando viene utilizzato da "élite e media". In seguito cita diversi partiti politici che incarnano questo populismo, tra cui Forza Italia, il partito fondato da Silvio Berlusconi e di cui il ministro italiano in visita è uno dei membri fondatori, e la Lega, due partiti attualmente al potere nel governo di Giorgia Meloni. Una destra “anti-sistema” nata in Italia prima di diffondersi nel resto del mondo. Secondo il portavoce del Dipartimento Federale degli Affari Esteri, Nicolas Bideau, questo discorso "non è un giudizio di valore sul populismo", ma "un'analisi pragmatica". Questi movimenti "costituiscono una realtà nelle relazioni internazionali odierne", ha continuato.
Tuttavia, alcune frasi suggeriscono che il modello incarnato dal governo italiano delinei come potrebbe essere il futuro delle democrazie. "Non siamo alla fine della storia, ma all'inizio di una nuova era", ha proseguito Cassis. Una nuova era che sarebbe incarnata dai vicini meridionali: "C'è chi, come l'Italia, da dove soffiano i venti del cambiamento, è già entrato nella fase successiva", ha spiegato il Consigliere Federale.
Il ticinese sottolinea che il Mediterraneo appare ormai una delle regioni relativamente stabili del continente. Cassis cita anche la Svizzera in questa riflessione. "Anche la Svizzera si sta interrogando. La crisi del modello tradizionale non significa la fine della democrazia, ma la sua metamorfosi", ritiene.