COLLEGNO (Italia) – Non è il primo e purtroppo non sarà neanche l’ultimo caso di violenza sui campi del calcio regionale, ma quanto avvenuto sul terreno di gioco di Collegno, in provincia di Torino, è davvero assurdo. Il genitore di un giovane calciatore è entrato in campo al termine della partita e ha picchiato il portiere avversario, di 13 anni, mandandolo all’ospedale. Il giovane ha riportato diversi traumi e la rottura del malleolo: il tutto è accaduto durante una partita U14 tra il Csf Carmagnola e il Volpiano Pianese.
Al termine del match, un giocatore del Carmagnola avrebbe iniziato a esultare in campo scatenando la rabbia del portiere avversario: i due 13enni hanno così iniziato ad azzuffarsi. Mentre gli allenatori e i dirigenti sono intervenuti per dividerli, il padre del ragazzo del Carmagnola ha pensato bene di entrare in campo e di prendere a calci e pugni il portiere 13enne per difendere il figlio.
Il genitore è stato identificato dai carabinieri: “Un deficiente”, così lo ha definito Alessio Russo, presidente del Carmagnola.