Opinioni, 07 settembre 2025

Un pedaggio ai confini non è contrario ai bilaterali

Da due anni, a seguito di mozioni della sinistra e del Centro, sotto le cupole federali è tornato in auge il pedaggio autostradale al Gottardo. Un simile balzello sarebbe altamente discriminatorio nei confronti del Ticino, unico Cantone che rimarrebbe collegato tutto l’anno al resto della Svizzera solo tramite una strada a pagamento.

Inoltre: un pedaggio al Gottardo farebbe davvero diminuire i transiti veicolari attraverso le Alpi, o servirebbe solo a fare cassetta?

Se davvero si vuole scoraggiare il traffico parassitario attraverso la Svizzera - in sostanza i turisti del Nord Europa che percorrono il nostro Paese in macchina per andare in vacanza in Italia senza lasciare un centesimo sul nostro territorio -, allora i pedaggi non vanno piazzati in mezzo alla Svizzera. Vanno riscossi alla frontiera.

Finora i tentativi in tal senso si sono però scontrati con il divieto di discriminazione contenuto negli accordi bilaterali. Le dichiarazioni al proposito dell’ex Consigliera federale Doris Leuthard sono inequivocabili.



Nei mesi scorsi l’Udc con il sostegno della Lega ha depositato sia al Nazionale (Paolo Pamini) che agli Stati (Marco Chiesa) una mozione che chiede appunto l’introduzione di un pedaggio al confine per le automobili straniere che attraversano la Svizzera senza una “permanenza significativa” nel nostro Paese. La tesi è che questi transiti – contrariamente quindi alle dichiarazioni ufficiali di Leuthard ed altri - non sarebbero in realtà coperti né dall’accordo bilaterale sulla libera circolazione, né da quello sul traffico terrestre. Nei trattati con l’UE ci sarebbe dunque una lacuna sfruttabile a nostro vantaggio.

Il Consiglio federale ha di recente preso posizione sulla mozione citata. “Ovviamente” propone di respingerla. Ma il punto saliente è un altro: la tassa di transito proposta “non sarebbe in contrasto con gli accordi tra Svizzera ed UE”. Il governo lo scrive nero su bianco.

Questa presa di posizione sotterra definitivamente il pedaggio al Gottardo. Se il diritto internazionale consente l’introduzione di un pedaggio alle frontiere, pensare anche solo per un secondo di piazzarlo al Gottardo diventa un affronto intollerabile al Ticino e alla coesione nazionale.

Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale
Lega dei Ticinesi

Guarda anche 

UE: sempre più motivi per starne alla larga

Il 6 dicembre ricorreva il 33° anniversario del NO popolare all'adesione della Svizzera allo Spazio economico europeo (SEE). Quel NO - determinante, per il risult...
07.12.2025
Mondo

"Per contenere i costi sanitari, premi di cassa malati più alti per gli stranieri appena arrivati"

Gli stranieri appena arrivati in Svizzera dovrebbero pagare premi di cassa malati più elevati. È la proposta contenuta in una mozione del Consigliere nazion...
04.12.2025
Svizzera

"Aiuti per Gaza: nelle tasche di chi?"

Il Consiglio federale ha di recente deciso di versare ulteriori 23 milioni di franchi di aiuti per Gaza, portando così la somma erogata dalla Svizzera dall’i...
04.12.2025
Svizzera

"Il Parlamento vieti i movimenti antifa"

Una mozione presentata al Consiglio federale dal consigliere nazionale Lorenzo Quadri (Lega dei Ticinesi) chiede al Governo di elaborare una base legale affinché i...
02.12.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto