TRAM-TRENO - Il progetto della Rete Tram-Treno del Luganese (RTTL) compie un passo decisivo. Dopo mesi di lavoro, la Confederazione ha firmato la convenzione che garantisce il finanziamento federale, mentre il Consiglio di Stato ha approvato la parte cantonale di credito supplementare di 87,3 milioni. L’opera, del valore complessivo di 765,9 milioni, può così procedere nei tempi previsti, con l’avvio dei lavori nel 2027 e l’entrata in esercizio della tappa prioritaria nel 2035.
“Un investimento che guarda in maniera strategica a un Ticino sempre più interconnesso”, ha sottolineato il Consigliere di Stato Norman Gobbi, ricordando come la nuova infrastruttura rappresenti un’alternativa concreta al traffico stradale in un territorio già fortemente carico. Per Gobbi si tratta di un progetto che risponde alle esigenze di sostenibilità e intermodalità oggi richieste.
Dal canto suo, il consigliere di Stato Claudio Zali ha evidenziato che il sostegno della Confederazione “è un riconoscimento della bontà del lavoro svolto: non si può andare a vendere fumo a Berna”. I ricorsi ancora pendenti sarebbero, secondo il direttore del DT, marginali e non tali da bloccare la realizzazione.
La fase di cantiere durerà circa otto anni e sarà accompagnata da una comunicazione attiva con incontri e serate informative. Per i promotori, il via libera federale e cantonale è la prova che il Ticino sa portare avanti progetti seri e riconosciuti, a beneficio della comunità.
Fonte: Dichiarazioni di Gobbi e Zali su MDD