LUGANO – Pochi giorni fa eravamo qui a parlare, a scrivere e a discutere di un Lugano che in casa non riusciva a trovare la via della vittoria ma che in trasferta, in qualche modo e a volte di prepotenza, era in grado di conquistare punti importanti. Ora, a distanza di neanche due settimane, siamo di nuovo qui a parlare, a scrivere e a discutere di un Lugano capace di annichilire ogni avversario. Le ultime 4 vittorie consecutive – contro Losanna, Zurigo, Berna e Rapperswil, non certo delle squadrette – hanno ridato vita a una squadra che in questo momento vola sulle ali dell’entusiasmo e brilla per voglia, grinta e soprattutto gioco. 
 
 
Anche nello scorso weekend la formazione di Mitell ha fatto sembrare semplice ciò che in realtà non lo è. Andare a vincere a Berna – anche se gli Orsi stanno vivendo un grosso momento di crisi – non è mai facile, battere i Lakers – due vittorie su due contro i sangallesi – è risultato complicato per chiunque fino ad ora, eppure Fazzini e compagni hanno lasciato solo le briciole ai propri avversari. Negli ultimi 240’ disputati il Lugano ha riscoperto la vena offensiva e realizzativa anche dei suoi stranieri e i risultati stanno premiando un gruppo che ora ha davvero tutti i connotati di una squadra vera, compatta e quadrata: domani arriverà la prova del 9 chiamata derby. Non sarà evidente andare a vincere alla Gottardo Arena, ma questo HCL ora sembrerebbe in grado di non tremare davanti a nulla.
 
 
Dall’altra parte della barricata ci sarà un Ambrì tornato penultimo dopo la sconfitta di Losanna, che ha fatto seguito alla goleada inflitta al Ginevra, e che dopo un iniziale sussulto d’orgoglio dopo l’addio al duo Cereda-Duca è tornato ad affrontare la stagione tra alti e bassi. Anche in terra vodese i biancoblù non hanno giocato male, ma hanno faticato tremendamente a trovare la via della rete, per poi venire affossati dalla forza offensiva di un Losanna che veleggia nelle primissime posizioni in graduatoria. Domani sera, nel derby, a Pestoni e compagni servirà una prova di forza, di mentalità e di spirito per domare un avversario, il Lugano, che sembra affamato e famelico.
                
				
                
                                
 
            
                    	
 
                




 
 
             
        