SVIZZERA - Dopo anni di incertezza e voli di linea azzerati, l’aeroporto di Lugano–Agno torna al centro del dibattito politico. Il consigliere comunale Christian Tresoldi interviene con un piano di rilancio che punta a trasformare Agno in un hub moderno, multifunzionale e competitivo. “Lugano non può permettersi uno scalo in standby”, afferma. “In Europa crescono le città che riconvertono le aree strategiche creando innovazione, servizi e posti di lavoro”.
Cuore del progetto è la riapertura dei collegamenti di linea verso destinazioni ritenute strategiche, tra cui Ginevra, Parigi, Londra, Madrid e Nizza. Tresoldi ricorda un dato spesso sottovalutato: “In quale città europea si raggiunge l’aeroporto in dieci minuti e in un’ora si è a Parigi? È un vantaggio competitivo enorme che abbiamo smesso di sfruttare”. Per lui, i voli commerciali non sono un capriccio, ma un servizio pubblico essenziale.
La visione non si limita però al traffico aereo. Il progetto comprende un centro congressi, spazi per fiere, scuole aeronautiche e per droni, collaborazioni con aziende svizzere come Pilatus e un dialogo strutturato con charter e business aviation. Un vero hub integrato, capace di generare indotto.
Sul fronte infrastrutturale, la proposta indica investimenti mirati: modernizzazione della lounge, nuovi sistemi GPS, hangar e officine, migliore accessibilità e più sicurezza. Attorno allo scalo verrebbero sviluppati ristorazione di qualità, retail selezionato, coworking, business center e mobilità sostenibile. Il modello economico? Un partenariato pubblico-privato con investitori locali e internazionali. “Il rilancio di Agno richiede l’impegno di tutti: Comune, Cantone, camere di commercio, università, turismo e operatori aeronautici”, conclude Tresoldi.





