Dopo i licenziamenti annunciati settimana scorsa dalla SSR, il compenso della direttrice generale della SSR Susanne Wille (nella foto) è finito sotto il fuoco delle critiche. Secondo i dati della SSR, Wille guadagna 499'000 franchi svizzeri all'anno. Inclusi i benefit, il suo stipendio annuo totale ammonta a 518'000 franchi.
Le critiche provengono sia dalla sinistra che dalla destra. Il sindacato Libera Unione dei Lavoratori (FAU) in un post su Instagram, denuncia il fatto che i lavoratori temono per il loro posto di lavoro, mentre la direttrice generale percepisce circa 45'000 franchi al mese e affermano che ci sia potenziale di risparmio senza ricorrere a licenziamenti.
L'organizzazione di sinistra riceve il sostegno del Consigliere nazionale dell'UDC Thomas Knutti: "Non è possibile che Susanne Wille guadagni mezzo milione di franchi", ha dichiarato il Consigliere nazionale dell'UDC al portale Nau.ch. "Mentre la SSR si lamenta di essere stata spremuta." Knutti chiede che gli stipendi dei dirigenti della SSR vengano ridotti a un "livello ragionevole".
Lo stipendio di Wille viene invece difeso da Hans-Ulrich Bigler è l'ex direttore dell'Unione delle Imprese Svizzere. Bigler, pur facendo parte del comitato dell'iniziativa che chiede di ridurre il canone radiotelevisivo, ritiene che: "La discussione sugli stipendi sia una tattica diversiva e un dibattito fittizio". Secondo lui la discussione non dovrebbe essere incentrata sulla riduzione dei costi, "ma sul mandato costituzionale della SSR".





