USI - I numeri diffusi sui diplomati dell’Accademia di architettura di Mendrisio nel periodo 2022–2025 mostrano un dato politicamente sensibile: gli studenti italiani risultano essere circa il doppio rispetto a quelli svizzeri. Un rapporto che solleva interrogativi legittimi su missione, priorità e ricadute per il territorio.
A rilanciare la questione è Lorenzo Quadri, che commenta senza giri di parole: «Stiamo finanziando scuole per frontalieri». Una presa di posizione che riassume un malessere già presente nel dibattito pubblico, soprattutto in una fase di forte pressione sui conti cantonali.
Il tema non è la qualità dell’Accademia, riconosciuta a livello internazionale, ma il suo equilibrio rispetto agli interessi locali. Se la maggioranza dei beneficiari del titolo proviene dall’estero, è inevitabile chiedersi quanto il sistema formativo risponda ancora alle esigenze dei contribuenti ticinesi.
La discussione riguarda la proporzione e la strategia. In un Cantone che chiede rigore finanziario, anche le istituzioni d’eccellenza non possono sottrarsi a una riflessione sul rapporto costi-benefici e sul loro reale radicamento territoriale.
Fonte Post Facebook di Lorenzo Quadri





