Non tutti i media ticinesi hanno ritenuto che l'aggressione di un coppia di giovani ticinesi da un gruppo di eritrei a Bellinzona fosse un evento degno di essere riportato. E se un media privato è libero di pubblicare ciò che più gli pare o piace diverso dovrebbe essere il discorso per la RSI, finanziata da soldi pubblici e legata al mandato di "servizio pubblico". RSI che a distanza di cinque giorni dall'accaduto e due da quando è diventata di dominio pubblico ancora non ha ancora riportato la notizia. E la "dimenticanza" della nostra televisione di stato non è passata inosservata al Consigliere nazionale Lorenzo Quadri. "Ohibò: chissà come mai
il Quotidiano RSI non ha ancora dato la notizia dell'aggressione a Bellinzona di una giovane coppia da parte di un gruppo di finti rifugiati eritrei. "Servizio pubblico" o censura di regime?" scrive sui social Quadri prendendosela in particolare con il programma RSI che dovrebbe coprire ciò che accade nella Svizzera italiana.
Sul fronte giudiziario intanto scopriamo, grazie ad un servizio di TeleTicino, che la ragazza 21enne aggredita sabato scorso ha nel frattempo sporto denuncia contro il gruppo di aggressori (non 8 come scrivevamo inizialmente ma più di una decina) ma non altrettanto il fidandazato 19enne, il quale sarebbe ancora scosso dall'accaduto e esiti presentare querela.