Sport, 21 giugno 2018
La Svizzera e l’inno: una situazione che irrita praticamente tutti
I risultati del sondaggio da noi lanciato ieri non lasciano dubbi: quasi nessuno vuole vedere una Nazionale che non canti il Salmo
LUGANO – Certo, il nostro sondaggio lanciato ieri era anche provocatorio. In quanti non hanno mai discusso, o almeno sentito discutere, in merito alla situazione che si vive prima di oggi partita della Svizzera, quando quasi nessuno canta l’inno nazionale? In quanti non si sono mai lamentati delle convocazioni di Petkovic o del fatto che in Nazionale ci sono pochi giocatori svizzeri dalla nascita?
In effetti, guardando i dati del medesimo sondaggio, e analizzando anche i commenti pervenuti tramite i social network… non ci sono dubbi! L’inno nazionale è un fattore a cui il tifoso rossocrociato tiene e questa situazione fa anche discutere e arrabbiare.
Ben il 54% devi votanti non ha avuto dubbi, scegliendo l’opzione “Chi non canta l’inno non dovrebbe indossare la maglia della Svizzera”! Il 54%, ovvero più della metà: è evidente che un problema
in merito a questa situazione c’è! A conferma di tutto questo, possiamo aggiungere l’altro 25% che ha risposto con “Esigo che tutti cantino l’inno”, per un totale del 79%... praticamente un plebiscito.
Ovviamente c’è anche il restante 21% che si divide tra “L’importante è che si impegnino poi in campo” (13%) e il “Mi va bene così” e il “Non mi interessa” che hanno raccolto entrambi circa il 4%.
Questi sono dati chiari che sottolineano come i tifosi rossocrociati siano legati al Salmo svizzero, che viene vissuto come un momento solenne che sottolinea la partecipazione e il senso di appartenenza a una Nazione che anche nel calcio sta scalando le gerarchie.
Ora la domanda è d’obbligo: come si comporteranno i giocatori domani sera a Kaliningrad prima della sfida con la Serbia?