Il primo scossone alla sinistra progressista-globalista è arrivato con l'elezione di Trump, nonostante una gigantesca campagna mediatica strumentalmente orchestrata per alimentare i pronostici e sondaggi ufficiali che lo davano come certamente perdente contro Hilary Clinton.
Analogamente in Europa sta avverandosi la stessa cosa, in Italia si è realizzata la sonora sconfitta del PD a vantaggio del M5S e della lega di Salvini. In Europa nei paesi governati dal centro-destra essa ha rafforzato le propria posizione mentre nei paesi governati dalle sinistre mondialiste stiamo cominciando ad assistere allo sfaldamento di posizioni che sino ad un paio di anni fa sembravano roccaforti. In Germania la Merkel ed in Francia Macron stanno infatti perdendo consenso ad una velocità allarmante sopratutto a causa del mantenimento di posizioni nettamente in antitiesi con le aspettative di quella fetta di popolazione che la sinistra continua sprezzamente ad etichettare come populista, fascista ed ignorante e che invece è semplicemente stufa.Il fatto eclatante è che tutto ciò sia avvenuto nonostante le sinistre globaliste avessero, e tutt'ora mantengono ed esercitano, il controllo pressochè totale dei media tradizionali.
Se c'è una lezione che bisogna imparare da quello che sta avvenendo è che la presa che i media esercitano sulla popolazione è sempre meno salda così come sempre meno efficace appare essere l'azione propagandistica che viene veicolata con precisione cronometrica attraverso la pubblicazione di articoli, talvolta violenti e talvolta spacca-cuore che nella logica dell'editore di sinistra dovrebbero contribuire a riportare i lettori e gli elettori in fila indiana sotto il controllo del diktat dei partiti globalisti. Peccato che tutto ciò non accada, più i media tentano di esercitare questa stretta e più contribuiscono ad allontanare i lettori/elettori dalle posizioni auspicate col risultato di produrre un'inarrestabile emorraggia che si è consolidata nei risultati elettorali che tutti conosciamo.
I media al soldo degli ideali e degli interessi progressisti cominciano quindi ad accusare allarmanti buchi di bilancio e per contrastarli stanno quasi tutti prendendo contromisure drastiche, a partire dall'americano ed anti-Trumpista New York Times che in questi giorni sta proponendo una campagna di abbonamento al 50% di sconto mentre l'inglese The Guardian esercita il diritto di questua mostrando in fondo ad ogni articolo un messaggio in stile Wikipedia che sollecita al versamento di un'obolo digitale. In Italia nel frattempo sia Repubblica che il Corriere ricorrono alla tecnica del click-baiting inframezzando articoli gratuiti a quelli a pagamento dai titoli sempre più roboanti, cercando di raccogliere sottoscrizioni.
Un caso particolare è quello de Il Giornale: da quando l'influenza politica di Berlusconi è diventata pari a quella di partitucoli di seconda categoria, ha scelto una linea editoriale spesso antigovernativa che si allontana sempre di più dalle aspettative del proprio gruppo di lettori classici. Mi aspetto