Negli ultimi anni un crescente numero di persone in Svizzera e in Europa ha cominciato ad aprire gli occhi sul pericolo mortale che la colonizzazione islamica e la radicalizzazione dei musulmani comportano per il nostro Paese ed il nostro Continente.
Ma pochi sono coloro che osano mettere fuori la faccia per combattere apertamente contro questa strisciante islamizzazione che fa parte di un piano ben preciso degli islamofascisti per conquistare l’Europa , trasformarla in un Califfato islamico e sostituire la democrazia con la sharia . Questi pochi coraggiosi rischiano la loro vita, perché secondo il Corano chi si oppone all’Islam è come se si opponesse ad Allah e può dunque essere ucciso. Eppure, anziché essere sostenuti in questa battaglia di vitale importanza per l’Occidente e per le future generazioni, essi sono spesso lasciati soli , boicottati dalla stampa e considerati come degli estremisti se non addirittura come dei razzisti da una parte dell’opinione pubblica che, per ignoranza o ingenuità, crede ancora nella favola di un Islam religione di pace e tolleranza integrabile in Europa. Prima o poi la Storia riconoscerà i meriti di questi patrioti lungimiranti, ma a quel momento sarà probabilmente troppo tardi per tutti. Ecco perché ho deciso di fare qualcosa per aiutare gli eroici oppositori dell’islamizzazione e della radicalizzazione dei musulmani , e per farli sentire meno soli in questa loro ardua battaglia.
Gli scopi del Premio
A tal scopo ho istituito un premio a livello nazionale denominato “SWISS STOP ISLAM AWARD” , la cui prima edizione avrà luogo entro la fine del 2018. Lo scopo di questa iniziativa è quello di premiare ogni anno tre persone – una per la Svizzera tedesca, una per la Svizzera francese e una per la Svizzera italiana – distintesi per la loro coraggiosa attività di “lanciatori d’allarme” contro le mire conquistatrici dei “nuovi colonizzatori” del nostro Paese (oltre che dell’Europa). Con questo pubblico riconoscimento si spera anche di incoraggiare altre persone a seguire l’esempio di questi critici dell’Islam e di invogliarli a migliorare le loro conoscenze della complessa materia, ad esempio sforzandosi di leggere i loro libri, i loro articoli, i loro