Svizzera, 09 agosto 2018
I bus germanici “possono”, quelli per la Malpensa no?
La Leuthard (PPD) ed i suoi burocrati dell’UFT, nelle concessioni ai torpedoni utilizzano alla grande il sistema dei due pesi e delle due misure. Penalizzando i viaggiatori, le aziende di trasporto ed il turismo ticinese
Uella, i bus tedeschi della Flixbus, che da giugno sono autorizzati a coprire non solo tratte dalla Svizzera a varie città europee e viceversa, ma anche tratte interne alla Svizzera, hanno aumentato il fatturato del 40%. Costituiscono sempre più un’alternativa meno costosa alla ferrovia.
Apperò! A questi torpedoni teutonici low cost, la Doris uregiatta ed i suoi burocrati dell'Ufficio federale dei trasporti (UFT) hanno accordato l’autorizzazione. Invece, con la fregnaccia del “non si può (sa po' mia!) fare concorrenza alla ferrovia" (è tornato Stalin?), vogliono cancellare il bus Lugano-Malpensa.
Uella Doris, la libertà di concorrenziare le FFS vale solo per alcuni, oltretutto stranieri, mentre per altri (ticinesi) no?
Il colmo è che lo stop al collegamento su gomma

con la Malpensa è stato decretato malgrado:
1) Non esista affatto – ma nemmeno lontanamente! - un’alternativa ferroviaria decente;
2) Il Belpaese continui a procrastinare l'apertura delle tratte promesse (l'ultimo ritardo è stato annunciato un paio di settimane fa: la linea S50 Bellinzona-Lugano-Malpensa, invece che a fine 2018, entrerà in esercizio solo a metà 2019, e vedremo poi se lo farà); e
3) Quanto a ritardi e disservizi sul nuovo trenino dei puffi Lugano-Varese, meglio stendere un velo, anzi un burqa pietoso.
Complimenti alla Doris ed ai burocrati dell'Ufficio federale dei trasporti: questa sì che è coerenza! Questa sì che è parità di trattamento!
Il piccione viaggiatore