Sport, 16 agosto 2018
Hofmann: “Un buon esordio, fisicamente ho perso poco e lavorato molto”
L’attaccante del Lugano ha analizzato la sua ottima prestazione e la vittoria ottenuta dai bianconeri contro il Biasca: “Un piacere giocare contro una formazione così. I nuovi? Si sono subito adattati”
BIASCA – L’avvicinamento alla stagione del Lugano che sta per partire è iniziato con una secca vittoria ottenuta contro i Ticino Rockets: la sfida disputata ieri sera a Biasca è infatti finita 6-1 per i ragazzi di Ireland. Sul ghiaccio si sono viste tante cose interessanti su entrambi i fronti, a partire dalla prestazione dei neo bianconeri – Chorney e Loeffel su tutti – passando per la grinta dei rivieraschi, fino ad arrivare alle ottime giocate di Walker e di un indemoniato Gregory Hofmann, premiato non a caso come miglior giocatore in pista: “È stato un buon esordio, è stato interessante capire dove siamo e su cosa possiamo lavorare nel prossimo futuro – ha spiegato il numero 15 bianconero – Abbiamo mostrato buone cose, altre un po’ meno: sappiamo quindi dove siamo e come dobbiamo avvicinarci alla Champions”.
C’è un qualcosa in particolare che ti ha stupito in positivo e in negativo?
Non abbiamo sicuramente l’intensità per giocare 60’ a pieno regime, infatti spesso ci guardavamo un po’ in faccia spaesati. Ma sono contento perché giostravamo bene il disco in tutte e tre le zone, abbiamo trovato spesso il primo passaggio in difesa
in fase di costruzione, sfruttando così la velocità. All’inizio abbiamo faticato a tirare, ma col passare dei minuti le cose sono migliorate.
Secondo te a che percentuale siete fisicamente?
È impossibile dirlo: questo è il terzo giorno che siamo veramente sul ghiaccio. Abbiamo fatto doppi allenamenti, oltre alla seduta in palestra: siamo all’inizio. Ma queste partite, contro una squadra giovane, veloce e intesa può darci diverse indicazioni importanti: siamo sulla buona strada, visto che anche i nuovi arrivati si sono adattati immediatamente.
La stagione scorsa l’avete finita tardissimo. Hai disputato anche il Mondiale, hai dovuto prestare servizio militare, eppure le tue gambe stanno rispondendo già alla grande…
Quando si ha meno tempo, come quest’anno, bisogna lavorare in modo mirato. Ho perso poco dal punto di vista fisico anche quando sono stato fermo così da arrivare al meglio in vista delle sei-sette settimane di preparazione: ho lavorato sulle mie caratteristiche principali e ho recuperato anche molto bene dal punto di vista mentale. Questa in ogni caso era solo la prima amichevole… la strada è ancora lunga.