Mondo, 03 settembre 2018

Settima giornata di proteste anti-immigrazione in Germania (VIDEO)

Ieri la cittadina di Chemnitz, in Sassonia nell'est della Germania, ha vissuto la settima giornata consecutiva di proteste anti-immigrazione dopo l'uccisione del 35enne Daniel Hillig per mano di due migranti. Se inizialmente erano poche migliaia le manifestazioni sono cresciute giorno dopo giorno dopo, nonostante la feroce opposizione di media e politici che bollavano i manifestanti come estremisti di destra e nonostante la presenza, talvolta violenta, di attivisti di sinistra giunti per disturbare le proteste. Le proteste di Chemnitz degli scorsi giorni hanno dominato la cronaca in Germania e attirato l'attenzione dal resto del mondo, con i media, perlomeno quelli tradizionali, concentrati più a demonizzare i manifestanti e evocare presunti problemi di estremismo piuttosto che sulle problematiche che hanno portato così tante persone in strada a protestare contro il governo tedesco e in particolare la sua politica migratoria e le difficoltà a integrare i milioni di migranti giunti perlopiù dal medioriente da quella fatidica estate del 2015 a oggi.



La giornata di ieri ha visto il partito di opposizione di destra AfD, da sempre profilato come molto critico alla politica migratoria del governo, organizzare una marcia per ricordare alcune delle persone uccise da migranti negli ultimi anni (vedi foto sotto), marcia che la polizia ha interrotto dopo poche ore perchè attivisti di sinistra bloccavano la strada e minacciavano scontri, scontri che comunque sono avvenuti.



Moltissimi gli episodi accaduti in questi giorni hanno colto l'attenzione dell'opinione pubblica e della rete, in evento che è diventato con il passare dei giorni una piattaforma sia per la destra e la sinistra. Fra i tanti momenti registrati degni di nota, diversi quelli dove i manifestanti si confrontano con i giornalisti per la copertura scandalosa in cui venivano dipinti come estremisti. Vi si possono vedere i manifestanti spiegare, con rabbia ma in modo civile, ai reporter la realtà di vivere in una società profondamente cambiata a causa dell'arrivo repentino e massiccio degli immigrati dove la sicurezza si è nettamente deteriorata. Raccontano di episodi dove questi immigrati si sono comportanti in modo violento o incivile e criticano l'operato delle autorità e della giustizia che sarebbe severa con loro ma troppo permissiva con gli immigrati.

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Molta attenzione ha anche ricevuto l'arrivo del Youtuber Feroz Khan (foto sotto), immigrato pakistano da molti anni in Germania giunto per mostrare vicinanza ai manifestanti e che in un'intervista in sostanza ha detto che le preoccupazioni dei manifestanti sono legittime e che l'arrivo di centinaia di migliaia di persone dal medioriente senza praticamente alcun controllo preventivo ha effettivamente portato molte persone violenti e incivili nel paese.



Vi sono poi numerosissime interviste a singoli manifestanti come a questo padre di famiglia (foto sotto) alla cui domanda del perchè così tanta gente è scesa in strada quel giorno risponde : "La gente è qui per manifestare la propria preoccupazione su quello che sta succedendo in questa città, dove si ha paura di lasciar uscire i propri figli per quello che potrebbe succedere. Sono padre di due figli e quando penso a cosa succederà nei prossimi 10 anni, che come sabato scorso una persona viene accoltellata perchè risponde a una richiesta di aiuto mi vengono i brividi e anche per questo la gente è qua per dire che così non si può andare avanti".



Il reporter chiede poi all'uomo cosa ne pensa delle persone dall'altra parte, riferendosi agli attivisti di sinistra venuti per disturbare i manifestanti, e se ha provato a parlarci lui risponde che, secondo lui, queste persone sono state aizzate dai media a credere che siamo estremisti o chissà cosa, e ormai questa cosa dalla loro testa non è possibile togliergliela e non crede sia possibile avere un dialogo con queste persone. E, a proposito dei media, ciò che è successo a Chemnitz nel corso di una settimana ha sia dimostrato da una parte la disonestà di questi "giornalisti" e allo stesso tempo, grazie alla tenacia e al numero massiccio delle persone presenti, ha progressivamente fatto cadere la narrativa ufficiale che cercava di presentare i manifestanti come razzisti estremisti le cui preoccupazioni non erano genuine ma dettate dall' »odio » parola che viene utilizzata come un mantra sia dagli stessi media che dalla sinistra. "Il potere dei media si è rotto" sostiene il Youtuber tedesco Oliver Janisch commentando i fatti di Chemnitz, ed è probabilmente questo il dato che più marcherà la Germania dopo gli eventi di Chemnitz.  

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