Sport, 04 settembre 2018
Xhaka: “Il gesto dell’Aquila? Non lo farò più!”
Il centrocampista della Nazionale, insignito anche dei gradi di vice capitano, è intervenuto in conferenza stampa: “Io ho un solo passaporto, quello svizzero”
FEUSISBERG – Giornata importante in casa Svizzera durante il ritiro di Feusisberg: il ct Petkovic ha deciso che il capitano della Nazionale sarà Lichtsteiner e il suo vice Granit Xhaka, ma durante la conferenza stampa che si è tenuta, ecco che il centrocampista dell’Arsenal ha voluto dire la sua in merito al polverone alzatosi dopo il suo gesto dell’Aquila bicipite durante il recente Mondiale.
“Sarei stupido a rifarlo, non accadrà più in futuro. Per noi era una partita importante, per alcuni di noi anche di più. Dopo la vittoria eravamo con un piede negli ottavi, ma alla fine il gesto è risultato più importante del risultato – ha spiegato – Si è trattata di un’esultanza. Ho rifatto quel gesto anche in vacanza perché non devo smettere di farlo visto che i media mi stanno ammazzando. Io so bene cosa ho fatto per la Svizzera e ho un solo passaporto: quello svizzero!”.
Non è stato da meno anche Xherdan Shaqiri: “Ho segnato un
gol importante negli ultimi minuti, ma in quella partita è successo di tutto: ho esultato in preda all’euforia e ci sono state tante imprecazioni della situazione. Se qualcuno si è sentito offeso mi scuso. Però dobbiamo parlare di calcio, ci eravamo qualificati per gli ottavi e per me segnare una rete significa molto. All’interno del gruppo non ci sono problemi e lavoriamo molto bene, senza farci influenzare dai commenti negativi”.
Chi invece ha lanciato una frecciatina importante nei confronti dell’ex segretario Alex Miescher è stato Manuel Akanji: “Mi sono sentito ferito dalle sue parole e mi sono chiesto cosa avremmo dovuto fare per fare sì che non venisse detta una cosa del genere”.
Anche il capitano, Stephan Lichtsteiner ha detto la sua: "Gli ultimi due mesi mi hanno sorpreso ma non ho la sensazione che la Nazionale non sia amata. Quello che è successo contro la Serbia non era il nostro obiettivo, ce ne scusiamo, non volevamo scatenare tutto questo".