Mondo, 15 novembre 2018

Carte prepagate ai migranti, l'ONU non vuole se ne parli

La notizia che migranti in viaggio verso l'Europa sono forniti di carte prepagate finanziate dal noto miliardario George Soros in collaborazione con MasterCard e l'ONU è rapidamente circolata su Internet e siti di informazione cosiddetti alternativi ma è stata pressochè ignorata dalla stampa a grande tiratura (cosiddetta “mainstream”) e, ancora più degno di nota, dalla classe politica, anche da quegli esponenti che a parole si dicono contrarie all'immigrazione di massa, in particolare quella illegale.
 

Lo ricordiamo, la vicenda ha origine in Croazia dove guardie di confine riportano a un portale ceco di aver trovato delle carte prepagate recanti i loghi di ONU e MasterCard addosso a migranti che cercavano di recarsi in Europa occidentale. La notizia pubblicata settimana scorsa, come detto, circola rapidamente via Internet e dopo una veloce ricerca risulta vera oltre ragionevole dubbio: la stessa MasterCard annunciava il 20 giugno 2016 in un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito (qui il link) che delle loro carte di pagamento venivano fornite a migranti per “aiutarli” nel loro viaggio verso il continente europeo. In un altro comunicato (qui), veniva anche confermata la collaborazione e il finanziamento di George Soros.
 

L'unica “grande” testata che ha riportato in qualche modo la notizia è stato il sito francese di 20minutes.fr che ha cercato di dimostrare, senza molto successo, che la notizia fosse falsa. La collaborazione tra MasterCard e Soros esisterebbe ma non avrebbe nulla a che vedere con le carte prepagate, che sarebbero invece finanziate dall'Unione europea (il che spiegherebbe la bandiera UE sulla carta). 20 minutes sostiene inoltre che le carte funzionino solo in Grecia quando invece nel comunicato stesso di MasterCard si parla di migranti in Serbia e che hanno utilizzato la carta in Germania. Il fact checking di “20 minutes” è stato quindi piuttosto lacunoso.
 

Ma sebbene la notizia che ONU, in collaborazione con MasterCard e il miliardario e noto faccenderie di sinistra George Soros (o invece di Soros la commissione europea), finanzi l'immigrazione illegale sia una pratica che va avanti da più di due anni (nel suo comunicato MasterCard descrive come le sue carte prepagate abbiano aiutato un migrante iraniano a raggiungere l'Europa, quindi è una pratica antecedente il suo comunicato) e questa stessa pratica sia di dominio pubblico, per stessa ammissione di MasterCard, dal 20 giugno 2016 i media mainstream e i politici sembrano completamente ignorare la vicenda. 
 

In Svizzera, a nostra conoscenza,

solo il Consigliere agli Stati sciaffusano Thomas Minder ha pubblicato la notizia su Facebook chiedendo agli utenti di verificare la sua veridicità (cosa che poi molti hanno prontamente fatto). A parte questo, a livello politico, niente. Con due eccezioni: l'Ungheria, dove il partito al potere Fidesz avrebbe chiesto alla commissione europea di confermare o meno, e se del caso spiegare, se l'Unione europea sia implicata in questa pratica. L'altra eccezione è invece l'Italia dove la questione sarebbe giunta fino in parlamento.
 

Sul canale italiano La7 il parlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza in un dibattito televisivo ha chiesto alla responsabile italiana dell'Unhcr (l'agenzia ONU che si occupa di rifugiati) alcune domande sulle carte prepagate distribuite ai migranti, domande a cui la responsabile ONU non riesce a rispodere. La denuncia di quanto accaduto in seguito al dibattito televisivo arriva proprio dal segretario del partito Giorgia Meloni con un video pubblicato su Facebook (e disponibile anche su YouTube, vedere sotto l'articolo).
 

“Qualche giorno fa in un dibattito televisivo il nostro parlamentare Carlo Fidanza” spiega Meloni “ha chiesto conto alla responsabile italiana dell’Unhcr, l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni unite, di una cosa che è stata scritta sui giornali nelle ultime settimane. Cioè che la polizia croata alla frontiera avrebbe trovato dei richiedenti asilo in possesso di una carta di credito che ha il logo della Mastercard, che ha il logo dell’Unhcr. E da una serie di approfondimenti parrebbe finanziata dalla fondazione di George Soros, cioè del famoso finanziere internazionale che fa di tutto per favorire l’immigrazione incontrollata” .
 

“La referente italiana dell’Unhcr Carlotta Sami in questo dibattito non riesce a rispondere alle richieste di Carlo Fidanza di avere dei chiarimenti sulle ragioni per le quali le Nazioni Unite dovrebbero distribuire ai richiedenti asilo, in molti casi immigrati clandestini, delle carte di credito con il logo delle Nazioni Unite e finanziate verosimilmente dalla fondazione del famoso speculatore internazionale George Soros” .
 

Così la Meloni svela la richiesta di censura da parte delle Nazioni Unite: "L’Unhcr, a seguito di questo dibattito televisivo, scrive al presidente della Camera Roberto Fico. E scrive non per dare risposte su quello che un parlamentare della Repubblica ha chiesto alle Nazioni Unite. E di che tipo di accordi le Nazioni Unite fanno in tema di immigrazione. No. L’Unhcr scrive al presidente della Camera chiedendo di aiutare il mondo politico a moderare il linguaggio per non creare spazio per abusi e violenze. Dunque l’Unhcr scrive al presidente della Camera invocando la censura di un parlamentare che chiede di avere delle risposte". Ma, ricorda la Meloni, "c’è ancora la democrazia”.

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