Ticino, 31 gennaio 2019
In ricordo di Silvano Bergonzoli: "Ciao guerriero..."
Parole dette in occasione della cerimonia di commiato, avvenuta nella Chiesa della Collegiata Sant’Antonio Abate a Locarno il 30 gennaio, dal deputato leghista ed amico Omar Balli
"La mia più profonda vicinanza, in questo difficile momento, alla moglie Signora Verena, ai figli Anita e Roger, alla sorella Graziella, ai fratelli Ivo e Edo, ai parenti tutti.
Un pensiero particolare alla figlia Anita, che non ha potuto essere presente, in quanto, proprio ieri, ha dato a Silvano una nipotina. Chi più di voi può testimoniare l’amore di Silvano per la propria Famiglia e l’orgoglio per i suoi nipoti. Mi stringo a voi in un’ideale e caloroso abbraccio. Ma chi era Silvano? La risposta più bella la state dando voi, con la vostra presenza, dimostrando l’affetto e l’apprezzamento verso la sua persona. Vedo tante persone … le massime Autorità del Cantone e della Città di Locarno, molti esponenti del suo Movimento, amici e tanta gente comune, quella gente che lui tanto amava.
Quello che poteva sembrare un semplice modo di dire – “NON LA MIA, LA VOSTRA VOCE”- era la sua missione: dare voce alla gente che non ne aveva o non poteva averne. Lui lo ha sempre fatto, esponendosi in prima persona, con la schiettezza e la determinazione che l’hanno sempre contraddistinto. Silvano era una persona semplice, alla mano. Anche la nostra amicizia era nata in maniera molto semplice, con un incontro casuale in un esercizio pubblico, da Claudio e Marisa, che vedo qui tra noi. Ci siamo conosciuti, abbiamo cominciato a frequentarci e a collaborare. È stata anche la sua amicizia che mi ha condotto nel Movimento della Lega dei Ticinesi. Mi ha sempre sostenuto, soprattutto nei momenti difficili,

e incoraggiato. Se sono riuscito a diventare Gran Consigliere, lo devo senz’altro anche a lui. Di questo posso solo dirti un grande grazie caro Silvano. Era anche un uomo generoso. Anche quando era ormai provato dalla malattia, è sempre riuscito a trovare parole di affetto, incitamento e vicinanza nei miei confronti. È stato anche un lottatore instancabile. L’avevo sentito, per l’ultima volta, una decina di giorni fa e, come sempre, si era interessato alle novità politiche. Mi aveva domandato a che punto eravamo con l’allestimento delle liste.
Caparbio e tenace anche nella malattia, che ha combattuto senza mai lamentarsi, al massimo, al “come stai” rispondeva “come il lift; un po’ su e un po’ giù”. Anche confrontato con la sfida più dura, é rimasto sé stesso, mostrando una straordinaria dignità. È questo non è da tutti. Un’altra grande qualità, che ci tengo a rimarcare, era che Silvano era un uomo di parola. Se diceva si … era si e … restava si. Sembrerebbe una cosa scontata, ma tutti voi sapete che, purtroppo, questa virtù, nella società di oggi, viene sempre meno. Ora Silvano ci hai lasciati. Ci hai indicato la strada. Ora sta a noi fare tesoro dei tuoi insegnamenti e portare avanti la tua missione. Questo deve essere il nostro impegno nei tuoi confronti. Te lo dobbiamo.
Caro Silvano, persona schietta e di parola, così ti ricorderò io. Grazie di cuore per essermi stato amico. Ciao guerriero."