Ticino, 27 febbraio 2019
Frontaliere esulta per uno stipendio di 3'200 franchi, ma il contratto collettivo dice altro. Quadri: "Intanto i giovani ticinesi vanno in disoccupazione"
Sta diventando virale sul web il post scritto da un frontaliere nel quale esulta per aver trovato lavoro come grafico, dopo cinque mesi di ricerche, in Svizzera. Una gioia che il giovane 20enne ha faticato a trattenere.
"Dopo una prova – scrive – mi hanno fatto un contratto di tre mesi a tremiladuecento franchi lordi. Dopo mi faranno un permesso G e in base al mio rendimento probabilmente il mio stipendio aumenterà. Lasciando perdere il fatto che a 20 anni tutti quei soldi in Italia non me li darà mai nessuno, secondo voi è una corretta retribuzione al di là di tutto?". Il contratto collettivo di lavoro Syndicom per le industrie grafiche prevede per chi non è qualificato un minimo di 3'800 franchi, per aumentare

a 4'500 nel caso in cui il dipendente fosse qualificato al quinto anno di apprendistato.
La risposta al giovane, quindi, è negativa. "Intanto – scrive Lorenzo Quadri su Facebook – i ticinesi che hanno la stessa formazione vanno in disoccupazione e in assistenza. Che nessuno ci venga a raccontare la fregnaccia che non si trovano giovani grafici in Ticino".
Il Consigliere Nazionale leghista "ringrazia il triciclo PPD-PLR e PS che ha affossato la preferenza indigena votata dal popolo per questo nuovo frontaliere che lavorerà al posto di un ticinese". "Con la preferenza indigena – conclude – in vigore, questo permesso G mai sarebbe stato rilasciato. Ricordarsene il 7 aprile...".