Un diktat imposto dal nuovo Savonarola del mondo nerazzurro, il temuto purificatore di un ambiente che negli ultimi mesi spesso e volentieri è stato in balia dei social e di riflesso dei veleni e delle polemiche. L’uomo del Salento, nemico dei giudici e degli inquisitori, si trasforma in implacabile sanzionatore: chi sbaglia paga, chi disturba se ne va. Ne sa qualcosa Mauro Icardi che, nonostante sia stato già “tagliato” dal Mister, si presenta in ritiro forte in un contratto che prevede il suo impiego. Almeno sulla carta. Intanto l’Inter sta cercandogli una sistemazione, visto che il nuovo conducator di Appiano Gentile lo ha già condannato all’obliò. Ma intanto Maurito ci sarà e certamente i tifosi interisti sperano di strappargli un autografo o un selfie, magari di nascosto, visto che i pretoriani di herr Antonio lo vigileranno a vista.
L’arrivo dell’Inter ha certamente scatenato la fantasia dei tifosi, soprattutto quelli locali:
in Ticino sono parecchi, anche se ampiamente battuti dagli juventini, che dalle nostre parti sono in maggioranza. C’è anche delusione, perché vedere i propri beniamini sarà quasi impossibile. Conte detta legge e le sue regole, ne abbiamo già accennato prima, non lasciano spazio ad interpretazioni, come ci ha segnalato il giornalista-opinionista di Telelombardia Gianluca Rossi:
“Mister Conte premerà subito sull’acceleratore perché non vuole perdere tempo. Alla prima giornata di campionato vuole farsi trovare pronto: non vuole insomma concedere nulla alla Juventus, contro la quale conta di restare affiancato (e magari superarla) sin dall’avvio…”.
Intanto però la società deve ancora chiarire delle situazioni di mercato che probabilmente non fanno dormire sonni tranquilli all’ex tecnico della Juventus, della nazionale italiana e del Chelsea. In primo luogo la posizione di Icardi, tutt’altro che facile da sistemare visto che al momento attuale non ci sono offerte concrete; poi la questione Barella: il centrocampista del Cagliari non ha ancora firmato, e in questi giorni si è inserita anche la Roma nelle trattative; infine Dzeko e Lukaku. I due attaccanti hanno la massima stima di Conte ma anche in questi casi le operazioni di mercato vanno per le lunghe. Per farla breve: l’Inter è ancora incompleta e ciò infastidisce il nuovo tecnico, che si aspettava di arrivare a Lugano quanto meno con una rosa quasi definita.