Sport, 16 luglio 2019
Baumann-Rodriguez: il Lugano può davvero sorridere
Il portiere e il centrocampista offensivo nella sfida contro l’Inter hanno mostrato di aver messo da parte i problemi dello scorso anno e di essersi inserito alla grande nell’organico di Celestini
LUGANO – Mancanza di cattiveria, questo ha sottolineato domenica a fine partita Fabio Celestini. Gambe pesanti, ma fiducia in vista di Zurigo: questa è stata la sintesi proposta da Maric dopo la sconfitta incamerata per 1-2 contro l’Inter nella Casinò Lugano Cup. Ma il Lugano può sorridere per alcune cose interessanti viste sul campo da gioco.
Il migliore in campo è stato sicuramente Rodriguez, consacrato anche dall’allenatore al termine della partita. Ottime triangolazioni, belle sovrapposizioni, visione di gioco e ottimi dialoghi ora con Bottani, ora con Gerndt ora con Aratore (anche lui nel primo tempo contro i nerazzurri si è messo in mostra). L’ex Lucerna, fratello del rossonero Ricardo, ha mostrato di avere le idee chiare e anche il fiuto del gol… chiedere per informazioni al Chiasso e all’Ingolstadt. Se il buongiorno si vede dal mattino, allora ci si può attendere molto dal
24enne.
Chi ha raccolto applausi e buone indicazioni è stato Noam Baumann… proprio quel Baumann che fino all’anno scorso faceva tremare i tifosi bianconeri che guardavano con timore ogni pallone che si avvicinava alla porta difesa dall’ex Wil. E invece, come già mostrato sul finale della stagione da poco conclusa, contro l’Inter – fatta eccezione per il goffo intervento in occasione della rete annullata a De Vrij – l’estremo difensore è salito agli onori della cronaca per un paio di ottimi interventi (su Perisic e Gagliardini) che hanno evitato al Lugano di incamerare un passivo peggiore.
In questo caso, giusto sottolineare i passi avanti fatti, ma restiamo in attesa di conferme. Ma se fosse questo il vero Baumann, il presidente Renzetti – che lo volle fortemente alla sua corte – avrebbe usato al meglio le sue abilità tra i pali e le sue conoscenze per fare centro.