Il Consiglio federale ha deciso di affiancare, a partire dal 2022, la vignetta elettronica a quella “tradizionale”.Questo è il primo passo per l’introduzione del road-pricing, del mobility-pricing, e di tutte le
boiate-pricing che servono ad ulteriormente tartassare e penalizzare gli automobilisti.
Questi balzelli infatti, che sono il revival dei pedaggi medievali, necessitano di un contrassegno elettronico per venire prelevati.
Questi balzelli infatti, che sono il revival dei pedaggi medievali, necessitano di un contrassegno elettronico per venire prelevati.
Il trucchetto è puerile. Si tratta della solita tattica del salame. Prima si affianca la vignetta elettronica a
quella cartacea, naturalmente sciacquandosi la bocca con la “digitalizzazione”, che fa tanto chic. Poi, in un secondo tempo, dicendo che la vignetta elettronica è più comoda (il che è vero: non bisogna staccarla ogni anno dal parabrezza, attività odiosa; ed inoltre, se installata sulla targa, risolverebbe il problema di chi ha le “trasferibili”, che oggi deve comprare un contrassegno per ogni veicolo) si lascerà solo quella, abolendo il contrassegno cartaceo.
A questo punto ci saranno i presupposti tecnici per l’introduzione delle boiate-pricing di cui sopra
(oltre che di un vero e proprio Grande Fratello a danno degli automobilisti).
E non ci vuole il Mago Otelma per prevedere che i politicanti del triciclo PLR-PPD-PSS, ostaggi dell’isterismo climatico e del dogma politicamente korretto secondo cui gli automobilisti vanno criminalizzati sempre e comunque, non perderanno tempo per decidere l’introduzione di tutti i “pricing” possibili ed immaginabili.
Alla faccia di chi necessita della macchina per andare a lavorare!
E non ci vuole il Mago Otelma per prevedere che i politicanti del triciclo PLR-PPD-PSS, ostaggi dell’isterismo climatico e del dogma politicamente korretto secondo cui gli automobilisti vanno criminalizzati sempre e comunque, non perderanno tempo per decidere l’introduzione di tutti i “pricing” possibili ed immaginabili.
Alla faccia di chi necessita della macchina per andare a lavorare!
Ricordiamoci poi che il Dipartimento dei trasporti (ex Doris) è ora in mano alla kompagna Simonetta
Sommaruga. E cos’altro pensate che abbia in serbo la gauche-caviar per gli automobilisti, se non la
persecuzione?
Il bidone Via Sicura, “grazie” al quale un eccesso di velocità senza conseguenze è punito più duramente di una rapina, e che – tanto per gradire – ci ha pure regalato la famigerata dottoressa del traffico, è un parto dei kompagni ro$$overdi. Davanti alla quale il sedicente “centro” ha prontamente calato le braghe. Sicché, la strada è tracciata.
Lorenzo Quadri