Sport, 31 dicembre 2019
Uno scoglio ceco ha arginato l’uragano biancoblù
La sconfitta patita ieri sera nella semifinale della Coppa Spengler non intacca quello che l’Ambrì ha saputo fare e dare al torneo natalizio: continuando così i leventinesi possono sognare
DAVOS – Perdere non fa mai piacere. Perdere all’overtime non è mai bello. Perdere dopo aver trovato il primo vantaggio di serata dà fastidio. Ma non è una sconfitta, purché dolorosa perché ha privato l’Ambrì di una finale che avrebbe anche meritato, a cancellare quanto di bello e di buono i ragazzi di Cereda sono stati in grado di mostrare in questa settimana alla Coppa Spengler.
Oggi a mezzogiorno a sfidare il Team Canada ci sarà l’Ocelari Trinec e non l’Ambrì. Ci saranno i cechi più bravi a sfruttare le occasioni e il divario fisico, ci saranno i cechi più bravi a soffrire e a colpire nell’overtime, non ci saranno i leventinesi che nonostante tutto avrebbero meritato di sfidare gli ex Noreau, Upshall e il bianconero Postma.
La semifinale di ieri ha premiato il Trinec, è vero, ma ancora una volta sulla tribune della Vaillant Arena lo spettacolo è stato tutto
biancoblù. Tolti i cori e gli sfottò nei confronti del Lugano, comprensibili e ovvi viste le difficoltà dei bianconeri in stagione, sugli spalti della pista davosiana i supporters leventinesi hanno dato ancora una volta spettacolo, permettendo alla loro società di poter “vendere” ancora meglio quanto di buono offerto in pista da un gruppo coeso che, al netto dei rinforzi, è sembrato conoscersi da tempo infinito.
“Come può uno scoglio arginare il mare”, recitava Battisti nel suo “Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi”, e partendo da qui ci domandiamo come può lo scoglio ceco arginare l’uragano biancoblù che nell’ultimo mese, guidato da un Flynn capace di firmare oltre 1 punto a partita, sta facendo sfaceli ovunque. È vero, il tempo di festeggiare un titolo, purché non ufficiale come la Spengler, si allunga ma questa squadra può davvero togliersi tante soddisfazioni.