Sport, 20 febbraio 2020
Tra ricatto e denuncia sessuale: per Balotelli non c’è mai pace
I fatti risalgono al 2017, quando la ragazza in questione era minorenne: in ballo ci sono due inchieste
BRESCIA (Italia) – Si chiude una vicenda giudiziaria per Mario Balotelli, quella che gli avrebbe tolto la patente in Ticino, se ne aprono addirittura due legate al ricatto sexy di una minorenne. Davvero non c’è pace per l’attaccante italiano del Brescia.
Come ha riferito il “Corriere della Sera”, da una parte c’è la Procura di Vicenza che dopo la denuncia di SuperMario ha iscritto nel registro degli indagati una ragazza del luogo e il suo avvocato per tentata estorsione, dall’altra la Procura di Brescia che indaga sul calciatore per violenza sessuale dopo le dichiarazioni dell’allora minorenne, che ha narrato quanto sarebbe avvenuto in un locale di Nizza: Balotelli avrebbe cercato di avere un rapporto contro la sua volontà.
Il fatto è risalente al 26 luglio 2017, quando la 16enne incontrò il calciatore
in Francia: “Mi faceva i complimenti, mi faceva sentire importante, poi mi ha invitato nel privé e ha cominciato a baciarmi – ha raccontato, come scritto sul “Corriere della Sera” – Pensavo che non mi sarebbe accaduto nulla di male, invece non è andata così”. In seguito ecco la presunta violenza sessuale che Balotelli nega fortemente. Dopo l’incontro la ragazza avrebbe chiesto 100'000 Euro per mantenere il silenzio: “Una richiesta di transazione”, ha sottolineato l’avvocato di lei “Mentre un legale di Balotelli ci offrì 30'000 e rifiutammo”.
SuperMario invece sostiene un’altra versione dei fatti: “Mi disse di avere 18 anni e mi fece vedere una carta d’identità. Insisteva per incontrarmi. Non c’è stata nessuna violenza sulla ragazza”.