Mondo, 12 maggio 2020
Una nave crociera per isolare gli anziani malati di coronavirus, la controversa iniziativa di una regione italiana
Una nave da crociera adibita a nave ospedale dove ospitare, e isolare, gli anziani positivi al Covid-19. È la controversa iniziativa della Regione Friuli-Venezia Giulia, che intende noleggiare la “Gnv Allegra”, una nave da crociera al momento attraccata nel porto di Napoli ma che presto dovrebbe salpare e approdare a Trieste questa settimana.
Come riporta il sito “Il Primato Nazionale”, sulla nave saranno garantiti 168 posti per sei mesi, per un costo totale di 4,2 milioni di euro. E se le autorità friulane esultano per l'arrivo della “nave-lazzareto”, con l’assessore e vicepresidente del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardi, che ha evidenziato come “quella adottata dall’Asugi, con il parere positivo del Dipartimento di prevenzione, è la soluzione migliore in questo momento dell’emergenza perché consente di dare una risposta immediata alle esigenze del territorio triestino”, non sono mancate voci critiche contro l'iniziativa friulana.
Come quella della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) che ha criticato aspramente il progetto elencandone le problematiche in un comunicato diffuso il 4 maggio spiegando come “la perdita dei punti di riferimento spaziali e umani propri della vita di ogni giorno è attesa avere un impatto fortemente negativo sullo stato di salute, con rischio di depressione, disorientamento, delirio, peggioramento di deficit cognitivo pre-esistente”.
Gli aspetti problematici della nave, secondo la Sigg, riguardano le “dimensioni anguste
delle cabine” dove gli anziani verrebbero stipati “e dalla scarsità di luce solare. Inoltre, verrebbe meno anche la possibilità di una pur modesta attività fisica di mantenimento, fondamentale ai fini dello stato di salute”, si legge nel comunicato.
Preoccupazioni anche su versante sanitario: “D’altra parte, il mantenimento della continuità di cura implicherebbe l’accesso alla nave di molti curanti, amplificando, pur con le precauzioni, il rischio di contagi”. Un ulteriore aspetto problematico è il mantenimento dei contatti tra chi è stato isolato e chi è rimasto sulla terraferma “il traghetto sarebbe attrezzato per videochiamate con i familiari? A quanto mi risulta, le case di riposo si sono variamente attrezzate in tal senso”.
Un grido d’allarme condiviso dal consigliere Regionale Simona Liguori, medico oncologo, che ha in un comunicato ha anch'ella criticato la controversa misura: “È in arrivo a Trieste la nave-traghetto per isolare gli anziani positivi Covid residenti in case di riposo del capoluogo giuliano.
Richiesto parere al il Presidente Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (Sigg) che definisce 'inopportuno l’impiego di un traghetto per questa tipologia di ospiti'. Tuttora ai consiglieri regionali e alla popolazione non è dato sapere su quali documentazioni, quali analisi di costi-benefici, su quali pareri tecnici e competenze si è maturata questa decisione, mai illustrata e discussa in Commissione Sanità competente”.