Svizzera, 25 maggio 2020
I crediti Covid partono per la Turchia, diversi arresti per truffa
Milioni di franchi provenienti dai crediti di emergenza messi a disposizione dalla Confederazione sarebbero finiti all'estero, in Turchia. Informato di presunte frodi all'altezza di diversi milioni di franchi, il Ministero pubblico del canton Vaud ha condotto una vasta operazione martedì scorso che ha portato all'arresto di diverse persone. È stata aperta un'inchiesta per frode, violazione della fiducia, amministrazione infedele aggravata, falsità in documenti, riciclaggio di denaro e violazione dell'ordinanza inerente alla elargizione di crediti e fideiussioni solidali per l'emergenza coronavirus. Uno dei sospetti è stato messo

in detenzione preventiva.
I locali di diverse compagnie sono stati perquisiti e diversi conti bancari sono stati bloccati. I presunti autori sono cittadini svizzeri di origine turca. Sono sospettati di aver ottenuto crediti per un totale di diversi milioni di franchi da varie banche sulla base di dichiarazioni false.
Sono accusati in particolare di aver ingannato le banche sul fatturato realizzato dalle società sfruttando i controlli limitati previsti dal sistema in atto. Più di 1,5 milioni di franchi sembrano essere stati trasferiti all'estero, afferma la nota. Sono state prese misure per consentire il rimpatrio.