Svizzera, 21 luglio 2020
Regno Unito contro Cina, stop alle estradizioni e alle armi a Hong Kong
Il Regno Unito ha sospeso "immediatamente e a tempo indeterminato" il suo accordo di estradizione con Hong Kong in reazione alla nuova legge sulla sicurezza nazionale cinese, una decisione caduta nel mezzo di crescenti tensioni tra Pechino e Londra.
Il ministro degli Esteri Dominic Raab ha detto lunedì alla Camera dei Comuni che l'"imposizione" da parte della Cina di una nuova legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong è stata una "grave violazione" dei suoi obblighi internazionali. Ha anche detto che un embargo sulle armi esistente sulla Cina continentale sarà esteso ad Hong Kong.
La legge sulla sicurezza nazionale è stata introdotta a Hong Kong a giugno, mettendo fuori legge la secessione, il terrorismo e la collusione con le forze straniere. La Gran Bretagna afferma di violare l'accordo che aveva fatto con la Cina quando ha restituito Hong Kong a Pechino nel 1997, e di minacciare il principio "Un Paese, due sistemi" che concede a Hong Kong un grado di autonomia.
"L'imposizione di questa nuova legislazione sulla sicurezza nazionale ha cambiato i presupposti fondamentali su cui si basano i nostri accordi di estradizione con Hong Kong", ha detto Raab, citato dal portale DW.
In base all'accordo di estradizione, una persona residente nel Regno Unito che vuole essere processata per un crimine a Hong Kong verrebbe rimandata lì, e viceversa.

Anche l'Australia, gli Stati Uniti e il Canada hanno sospeso i loro accordi di estradizione con Hong Kong.
Il Regno Unito ha dichiarato che offrirà a tre milioni di cittadini di Hong Kong un percorso verso la cittadinanza come risultato della legge sulla sicurezza nazionale, legge che ha scatenato proteste sostenute dall'Occidente nel territorio quando è entrata in vigore. La Cina ha accusato la Gran Bretagna di "grossolana interferenza" nei suoi affari e domenica ha detto che ci sarebbe stata una "risposta risoluta" se il Regno Unito si fosse ritirato dall'accordo di estradizione.
Qualche giorno, lunedì, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha detto a una conferenza stampa che esortava Londra a "non fare più passi avanti sulla strada sbagliata, in modo da evitare ulteriori danni alle relazioni tra Cina e Regno Unito".
Le relazioni tra i due Paesi si sono recentemente sfilacciate, a causa delle preoccupazioni del Regno Unito per Hong Kong e per le presunte violazioni dei diritti umani da parte dello Stato della popolazione uigura in Cina e il primo ministro Boris Johnson ha annunciato la scorsa settimana che escluso dalle forniture per la nuova rete 5G nel Regno Unito dal 31 dicembre la società cinese Huawei, spingendo la Cina ad accusare il Regno Unito di aver "perso la sua indipendenza e autodecisione".