Non sta certo a noi togliere le castagne dal fuoco agli eurobalivi incapaci di gestire il caos asilo, che non perdono mezza occasione per discriminarci e per ricattarci I finti rifugiati con lo smartphone, che non scappano da nessuna guerra, hanno messo a ferro e fuoco la Grecia, nel senso letterale del termine. Per protestare contro le misure di lockdown, migranti economici hanno appiccato il fuoco al centro profughi di Moria, sull’isola greca di Lesbo, dove erano ospitati. Il campo era infatti sottoposto a misure di quarantena dopo la scoperta di asilanti positivi allo stramaledetto virus cinese. Ma i finti rifugiati volevano andare a zonzo per l’isola. Bisogna comprendere la loro rabbia: questi giovanotti arrivano in Europa con l’intento di fare la bella vita a carico dei contribuenti. Ovvio che non ci stanno a farsi mettere in quarantena.
E quindi i facinorosi hanno pensato bene di incendiare la struttura che li ospitava, distruggendola. Hanno appiccato vari incendi anche fuori dal campo. E, naturalmente, hanno opposto resistenza agli agenti di polizia.
Eccole qua, le “risorse da integrare” che tanto piacciono alla partitocrazia! “Immigrazione uguale ricchezza”!
Pressioni e ricatti morali
Come da copione, da giorni i $inistrati esercitano pressioni e ricattano moralmente: gli svizzerotti “devono” accogliere il maggior numero possibile di finti rifugiati di Lesbo rimasti senza un tetto (naturalmente glissando sul perché questo è accaduto)! Nei centri asilanti svizzeri ci sono posti liberi! E avanti di questo passo.
Atti parlamentari di $ocialisti, Verdi (tra i verdi ed i ro$$i non c’è alcuna differenza) e compagnia cantante sono letteralmente fioccati a livello federale, ma anche cantonale e comunale. Acciderba, che ammirevole zelo! Stranamente, quando si tratta di difendere i ticinesi che perdono il lavoro perché soppiantati da frontalieri a causa della devastante libera circolazione delle persone che tanto piace ai $inistrati, l’andazzo è ben altro. Chiaro, i soldatini gauchecaviar si mobilitano (?) solo a sostegno degli stranieri, meglio