Sport, 19 ottobre 2020

Covid e calcio regionale: c'è chi chiede di fermare tutto

Il Maroggia ha inviato una lettera a tutte le società per sospendere immediatamente i campionati per la paura del contagio

MAROGGIA - Forse c’è qualcuno a cui è rimasto un po’ di sale in zucca! Il Maroggia, per “voce” del suo vice-presidente Ruben Tiraboschi, ha inviato una lettera a tutte le società del calcio regionale, perché “è ora di dire basta a questa situazione, la salute viene prima di tutto. I campionati vanno sospesi, in attesa di tempi migliori”. Nella stessa il dirigente si sofferma sul fatto che “ tutte le società, giocatori, staff e tifosi sono messi sotto pressione per evitare che il virus entri nelle nostre case, ma, come abbiamo avuto modo di vedere, questo è pressoché impossibile. Il calcio regionale è puro divertimento, hobby, svago. Ma da 7 mesi è diventato una preoccupazione”.

Al campo, avverte, si deve andare con la mascherina, alla buvette ci si può solo fermare per bere una bibita velocemente e poi allontanarsi per evitare assembramenti.

“No, questo non è il calcio che ho imparato a conoscere ed apprezzare” ricorda Tiraboschi. Ma non solo: nella lettera
si sofferma sul fatto che “non siamo professionisti, siamo persone che dal lunedì al venerdì si recano al lavoro, che vanno a trovare i propri cari e vanno a fare la spesa con tutta la famiglia, gente che la domenica va dalla mamma, dalla nonna o dal nonno a mangiare. Dico basta: stiamo mettendo in pericolo le nostre vite e le vite dei nostri cari e dei nostri amici. E dei nostri tifosi. Tutto questo per cosa?Per giocare in Terza o Quarta Lega?".

E aggiunge pure che “qualcuno potrebbe rischiare di perdere il lavoro, per cosa? Nel nostro calcio non ci sono professionisti, non c’è la Champions League da vincere. C’è la passione e il divertimento. E questo adesso non c’è più”. 

Chiaro, cari membri della Federazione ticinese di calcio e dell’ASF? Il Maroggia e il suo vice presidente meritano un applauso. Tiraboschi, da noi raggiunto telefonicamente, chiude così: “Ho già sentito alcuni dirigenti di altri club: sono tutti d’accordo. Speriamo che loro e altri ci seguano”.

Guarda anche 

1980, un anno maledetto: agli Europei prevale la noia

LUGANO - Il 1980? Un brutto anno, maledetto, da dimenticare se possibile. In Italia, paese che organizza la fase finale degli Europei, la mafia uccide Piersanti Matt...
09.05.2024
Sport

L’YB spazza via ogni sogno di gloria del Lugano

ZURIGO – La sfida del Wankdorf del prossimo weekend sarebbe potuta essere una di quelle sfide memorabili, da ricordare negli annali, una di quelle potenzialmente de...
06.05.2024
Sport

Il Grande Torino è vivo: le leggende non muoiono

LUGANO - “Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltant...
06.05.2024
Sport

San Gallo cinico, il Lugano parte col piede sbagliato

LUGANO - Dopo quattro anni il San Gallo torna a vincere contro il Lugano. Dopo undici risultati utili consecutivi (9 di campionato e 2 di Coppa) la squadra di Croci ...
05.05.2024
Sport

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto