Svizzera, 07 dicembre 2020

Condannato per pedopornografia, potrà rimanere in Svizzera

Un cittadino francese condannato per pedopornografia non dovrà lasciare la Svizzera come aveva invece ordinato la Segreteria di Stato per la migrazione (SEM). Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha infatti accolto il ricorso del francese e annullato la sua espulsione, ritenendo che la SEM non aveva facoltà di deciderne l'allontanamento senza che un giudice lo avesse chiesto.

Il ricorrente era stata condannato nel 2017 per atti avvenuti tra il 2007 e il 2016 e gli era stato richiesto di sottoporsi a un trattamento psicologico. Infine, il Servizio della popolazione e della migrazione del Vallese (SPM) lo aveva avvertito che il suo permesso di soggiorno poteva essere revocato in caso di una nuova condanna.

Nel 2018, l'SPM ha rifiutato di convertire il permesso di soggiorno in un permesso di domicilio, ma aveva proposto di rinnovare il primo. A causa della condanna dell'interessato, il dossier era stato trasmesso alla Segreteria di Stato per la migrazione (SEM) che aveva rifiutato la proroga del permesso di soggiorno, decretandone quindi l'espulsione.


L'uomo si era quindi rivolto al Tribunale amministrativo federale, il quale, in una sentenza pubblicata settimana
scorsa, ha accolto il ricorso del francese. Il TAF ha ricordato che, per evitare conflitti tra le autorità amministrative e penali, la legge sugli stranieri ha chiarito dal primo ottobre 2016 le competenze in materia di allontanamento. Pertanto, le autorità competenti in materia di migrazione non possono revocare il permesso di soggiorno solo sulla base di reati per i quali il giudice penale ha rinunciato all'espulsione.

In due recenti sentenze il Tribunale federale ha chiarito che le autorità amministrative perdono la loro competenza quando gli atti sono stati commessi nel periodo precedente e successivo alla revisione della legge. D'altra parte, si deve accettare che il giudice rinuncia sempre al diritto di ordinare l'espulsione anche se non affronta questo punto nella sua decisione.
Secondo il Tribunale amministrativo federale, da questa giurisprudenza emerge chiaramente che il silenzio del tribunale penale in materia di espulsione non ha conferito al SEM la competenza per la revoca o il mancato rinnovo del permesso di soggiorno del ricorrente.


Questa sentenza non è tuttavia definitiva e può ancora essere impugnata dinanzi al Tribunale federale.

Guarda anche 

La sua domanda d'asilo è stata respinta, ma può rimanere perchè ha trovato una famiglia ospitante

Un richiedente l'asilo iraniano, la cui domanda era stata respinta nel novembre 2020, potrà rimanere in Svizzera ed essere ospitato da una famiglia d'accog...
01.11.2025
Svizzera

Da minorenne accumula reati (tra cui un accoltellamento) diventato adulto viene espulso

Un giovane rumeno di 21 anni, ritenuto fra le altre cose colpevole di aver ferito gravemente nel 2021 un coetaneo con un coltello a seguito di una lite ad Aarau, è...
17.10.2025
Svizzera

Una funzionaria si accorge che la sposa non è felice, matrimonio annullato (e marito espulso)

Un'impiegata dell'ufficio di stato civile di Dietikon, nel canton Zurigo, ha impedito all'ultimo minuto un matrimonio forzato. I fatti risalgono al 2022. Ment...
11.10.2025
Svizzera

Uno dei detenuti più pericolosi della Svizzera potrebbe tornare in libertà

Un nuovo capitolo si aggiunge a uno dei casi criminali più sanguinosi della storia svizzera recente. Thomas Nick, l'autore del quadruplice omicidio di Ruppersw...
10.10.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto