Mondo, 18 dicembre 2020
Aveva ucciso un bambino, arrestato uno dei mafiosi più ricercati
Le forze dell'ordine italiane hanno arrestato Giuseppe Costa, un mafioso condannato alla fine degli anni novanta per aver partecipato al rapimento del giovane figlio di un pentito, che fu poi strangolato e sciolto nell'acido.
Il piccolo Giuseppe Di Matteo, 12 anni al momento del suo rapimento, era figlio di Santo Di Matteo, un membro di Cosa Nostra, la mafia siciliana, che aveva deciso di collaborare con la giustizia.
Era stato rapito nel novembre 1993 per ordine del padrino sanguinario Giovanni Brusca, condannato all'ergastolo per aver partecipato all'attentato al giudice Giovanni
Falcone nel 1992.
Il bambino era stato tenuto in condizioni spaventose per due anni in una casa siciliana prima di essere brutalmente ucciso nel gennaio 1996.
Uno dei suoi carcerierieri era Giuseppe Costa, arrestato all'alba di venerdì dai carabinieri e dagli agenti antimafia della località di Purgatorio. In precedenza, Costa era stato condannato e incarcerato tra il 1997 e il 2007 per il suo ruolo nel calvario del giovane Giuseppe, "uno dei peggiori crimini della storia di Cosa Nostra", si legge in un comunicato dei carabinieri ripreso dai media italiani.