Svizzera, 23 dicembre 2020
Condannato a cinque mesi di carcere per aver scritto messaggi razzisti sul web
Un cittadino svizzero residente nel canton Ginevra è stato condannato per pubblica istigazione all'odio e alla discriminazione per aver scritto frasi a carattere razzista sul web. Il ministero pubblico di Ginevra lo ha condannato a poco più di cinque mesi di carcere da scontare, in virtù della legge antirazzista. Come riporta la "Tribune de Genève", tra il 2018 e il 2019 l'uomo aveva pubblicato migliaia di messaggi e articoli razzisti e negazionisti sul suo account Twitter e su un sito di cui era redattore. La corte ginevrina ha sottolineato che i suoi commenti non sono destinati solo alla sua cerchia privata,
ma sono accessibili a un numero sconosciuto di persone. Avevano quindi un carattere "pubblico" che ha contribuito alla violazione della legge e alla severità della pena.
Nei suoi messaggi, l'uomo aveva ripetutamente sostenuto che l'Olocausto non è mai esistito. Ha anche fatto riferimento a un sopravvissuto del "LOLocausto gassato e trasformato in sapone". L'uomo aveva anche definito una parlamentare francese di colore una "negra". Essendo questa una sentenza di primo grado, essa non è ancora definitiva e può ancora ancora essere impugnata in appello.