Mondo, 18 gennaio 2021
Una folla di migliaia di migranti diretta verso gli Stati Uniti
Una colonna formata da migliaia di migranti si è formata nel Centroamerica per cercare di introdursi negli Stati Uniti, speranzosi che la nuova amministrazione con a capo di Joe Biden si mostri più accogliente di quella partente di Donald Trump. Sono "oltre 4.500 migranti", secondo l'agenzia stampa AP, partiti dall'Honduras e che ora dovranno attraversare non meno di tre frontiere - prima il confine con il Guatemala, poi attraverso il Messico per raggiungere la loro destinazione finale, gli Stati Uniti.
Per attraversare il confine guatemalteco sono normalmente richiesti documenti d'identità e un test Covid negativo, ma anche se molti non hanno soddisfatto questa condizione, i migranti hanno potuto continuare il loro viaggio, determinati ad attraversare il Guatemala e il Messico a piedi per trovare una vita migliore negli Stati Uniti.
Tutti vogliono credere che il successore di Donald Trump allenterà la politica migratoria.
Più di una dozzina di carovane di migranti di questo tipo hanno già lasciato l'Honduras senza mai arrivare sul suolo americano. Questo esodo di massa è incoraggiato da diversi

fattori, secondo Alejandra Macías, direttrice di Asylum Access in Messico, un'organizzazione che difende l'accesso all'asilo per i centroamericani.
"Il governo dell'Honduras ha riconosciuto che c'è uno sfollamento di persone a causa della violenza diffusa. E c'è stato un aumento degli spostamenti lo scorso anno a seguito della pandemia di Covid e degli uragani Eta e Iota, che hanno colpitola popolazione locale. »
Il primo muro che si erge sulla rotta dei migranti è un cordone della Guardia Nazionale e degli agenti di migrazione sul confine messicano. Alejandra Macías sottolinea le contraddizioni tra questa diga e la volontà del Messico di accogliere i rifugiati centroamericani.
"Ufficialmente, il governo messicano non ha sospeso il sistema di asilo, nemmeno durante la pandemia. Quindi deve creare le condizioni affinché le persone abbiano accesso a queste procedure." Negli ultimi anni, il Messico ha allineato le sue politiche migratorie alle richieste di Washington e aveva messo un freno alle carovane. Ma la partenza di Donald Trump potrebbe cambiare questo dato.