Svizzera, 21 gennaio 2021
Bertoli per il passaporto vaccinale, "chi non si vaccina non avrà diritto a determinati servizi"
Per il Consigliere di Stato Manuele Bertoli chi si è vaccinato contro il coronavirus dovrebbe poter ricevere un passaporto vaccinale, e chi ne è sprovvisto non dovrebbe avere accesso a determinati servizi ed eventi.
Secondo Bertoli, che si esprimeva ieri sulle colonne de "La Regione, deve valere come principio la libera scelta di vaccinarsi o meno. Ma proprio per questo caposaldo è necessario creare un passaporto vaccinale "tramite il quale sia possibile poter avere occasione d’incontri ravvicinati fra più persone".
Per il direttore del DECS "è senz’altro vero che l’effetto concreto dell’introduzione di un simile documento per chi non vuole farsi vaccinare sarebbe il mancato accesso ad alcuni eventi o servizi, ma andare a vedere una partita di calcio o un film al cinema non è obbligatorio, come non lo è prendere un aereo. Bisognerà fare delle
scelte, come già ora fanno i fumatori incalliti (o viaggi, o fumi) o come da anni accade per l’accesso a certi paesi (o ti vaccini contro la febbre gialla, o stai a casa)".
Dal momento che anche l'UE sta valutando l'introduzione del passaporto vaccinale Bertoli auspica che ci sia un accordo tra la Svizzera e l'UE stessa per avere regole comuni.
Il Consigliere di Stato ammette tuttavia che non sarà facile imporre questa misura fra la popolazione. "Non sarà semplice, perché vi saranno resistenze in nome della libertà di non vaccinarsi, ma in questo caso sarebbero resistenze basate sull’idea che la libertà di alcuni di non sottoporsi alla protezione vaccinale valga più di quella di tutti gli altri, che chiedono condizioni sanitarie sicure. Un concetto che in un mondo davvero libero non è possibile accettare" conclude Bertoli.