Dal punto di vista dell’emancipazione delle donne la peggior religione è senza dubbio quella islamica, che ad esempio riconosce ai mariti il diritto di possedere le loro mogli come e quandovogliono, cioè in pratica di stuprarle (Corano, 2:223), e di battere quelle che si ribellano ( Corano, 4:34) ; è inoltre l’unica religione al mondo che ammette lo schiavismo sessuale (Corano, 4:24/23:1-6/33:50) .
Le femministe rossoverdi sottomesse all’islam
Numerose e contrarie ai diritti dell’uomo sono nell’islam le disuguaglianze giuridiche fra l’uomo e la donna. Per rendersene conto basta leggere l’articolo dell’islamologo egiziano gesuita Samir Khalil Samir pubblicato il 2.3.2010 sul sito AsiaNews.it (islam_donne_secondo_Samir_ Khalil.pdf (ilguastafeste.ch). . L’articolo era una risposta a una conferenza intitolata “Sottomesse…a chi?” tenuta a Lugano da Huda Himmat, figlia del presidente della Comunità islamica del Ticino , Ali Ghaleb Himmat,, che fin dalla sua fondazione nel 1992 è sempre stata un cavallo di Troia per l’espansione dei Fratelli musulmani in Europa . Per questo motivo non capirò mai l’incoerenza di quelle femministe occidentali che da decenni si battono contro l’omofobia e il sistema patriarcale dei cristiani e contro il sessismo degli uomini, ma poi se ne stanno in silenzio di fronte ai crimini commessi nei Paesi islamici contro milioni di donne costrette a velarsi , e accusano di islamofobia chi cerca di opporsi a certe assurde e misogini regole.
Il divieto del velo integrale discrimina le donne ?
Avremo un’ulteriore dimostrazione di questo atteggiamento ipocrita e masochista nei dibattiti che precederanno la votazione del 7 marzo sull’iniziativa che chiede di vietare la dissimulazione del volto in pubblico, e che mira a bloccare sul nascere la diffusione del velo integrale, simbolo dell’oppressione delle donne da parte dei seguaci dell’islam politico. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha già stabilito che l’analogo divieto entrato in vigore nel 2011 in Francia e in Belgio è necessario in uno Stato democratico per preservare il “vivere assieme” e proteggere i diritti e le libertà altrui. Ma le nostre femministe rossoverdi, che ne sanno più dei giudici europei, si ostinano a osteggiare l’iniziativa perché a loro dire discrimina le donne musulmane.
Ma queste donne sanno che in tal modo esse diventano le “utili idiote” di quei fanatici islamisti che utilizzano la democrazia con l’obiettivo di distruggerla e sostituirla con la sharia , imponendo poi il velo islamico a tutte le donne, comprese le stesse femministe occidentali, le loro figlie, le loro nipoti e pronipoti?
Il burqa compromette l’integrazione
Qualcuno può spiegare a queste ingenue femministe che il velo integrale non ha nulla a che fare con la religione e che anche il semplice foulard che copre i capelli non è un precetto religioso ma è un’umiliante imposizione di tradizione patriarcale - frutto di un’interpretazione maschilista di un paio di versetti del Corano ( 33:59 e 24:31) - avente lo scopo di non indurre in tentazione gli uomini e di tenere a bada le loro pulsioni sessuali ?
Perché esse si battono per la ”libertà” delle donne musulmane di indossare il velo integrale, pur sapendo che ciò impedisce la loro integrazione nella nostra società e pur sapendo che laddove si installa l’islam milioni di donne non hanno più la scelta di indossare il velo ma sono obbligare a farlo ?
Ma lo sanno queste femministe che nel 2010, in una presa di posizione sull’islam, il Gruppo socialista alle Camere federali aveva scritto che “ L’obbligo di portare un velo integrale al di fuori dello spazio privato costituisce dal nostro punto di vista occidentale un massiccio attentato alla libertà personale e una violazione dei diritti umani, nella misura in cui ciò compromette lo sviluppo personale e l’integrazione nella nostra società. Il fatto che le ragazze o le donne indossino “volontariamente” questi abiti non cambia nulla. È in effetti difficile considerare il burqa come qualcosa che non sia un simbolo dell’oppressione della donna” (…)
Le musulmane a favore del divieto sono islamofobe ?
Qualcuno le ha informate che molte coraggiose donne musulmane si battono a rischio della loro vita per vietare qualsiasi tipo di velo, e non solo quello integrale : come ad esempio la presidente zurighese del Forum per un islam progressista, Saïda Keller-Messahli, vincitrice nel 2016 del Premio svizzero dei diritti umani, la quale in un suo libro sulla radicalizzazione nelle moschee svizzere ha scritto : “ Attualmente tutti i tipi di dissimulazione della donna sono la bandiera dell’islam politico, che si tratti di