CORTINA (Italia) - Scattano oggi a Cortina d’Ampezzo i Mondiali di sci alpino. Purtroppo, come noto, si svolgeranno senza pubblico e ciò toglierà una notevole dose di pathos alla rassegna. L’attesa è comunque grande, soprattutto in casa rossocrociata: diversi atleti, sia in campo femminile che in quello maschile, possono puntare ad una medaglia. Naturalmente c’è grande aspettativa per la ticinese Lara Gut, reduce da ben quattro vittorie consecutive in Super G e tornata in corsa per la prestigiosa Coppa di cristallo.
Fra l’altro, l’atleta di Comano vuole sfatare un fastidioso tabù: ai Mondiali come pure ai Giochi Olimpici non ha ma vinto una medaglia d’oro. In casa svizzera occhio anche a Michelle Gisin, Corinne Sutter e Wendy Holdener mentre fra gli uomini si attendono medaglie dai vari Beat Feuz, Mauro Caviezel, Marc Odermatt e Roman Zenhäusern. Staremo a vedere. Per entrare nell’imminente clima competitivo e cercare di capire che aria tira, il Mattino della Domenica ha intervistato l’ex campione olimpicoPierino Gros, una delle colonne dello sci italiano e mondiale degli Anni Settanta. Uno, insomma, che la sa lunga. Il piemontese commenterà le gare per la RSI dagli studi di Comano.
Piero Gros: potrebbe essere il Mondiale di Lara Gut.
È la sciatrice del momento. Non ci sono dubbi. Del resto, cos’altro si può dire di una ragazza che ha vinto quattro Super G di fila? Lara è insplendida forma, è tornata a sciare come qualche stagione fa e in questa disciplina al momento non ha rivali. Dopo i problemi legati agli infortuni, ha intrapreso un percorso di recupero fisico e soprattutto mentale, ed ora è lì a guardare tutte le altre dall’alto in basso.
Adesso però arriva una competizione nella quale, assieme ai Giochi olimpici, non è mai riuscita a vincere una medaglia d’oro.
È vero: la Coppa del Mondo è diversa da una rassegna iridata, in cui non hai margini di errore e non puoi accontentarti del piazzamento. Ai Mondiali e alle Olimpiadi devi stare nei primi tre e nel suo caso la vittoria è un obiettivo dal quale non può sottrarsi. In questo momento
Fra l’altro, l’atleta di Comano vuole sfatare un fastidioso tabù: ai Mondiali come pure ai Giochi Olimpici non ha ma vinto una medaglia d’oro. In casa svizzera occhio anche a Michelle Gisin, Corinne Sutter e Wendy Holdener mentre fra gli uomini si attendono medaglie dai vari Beat Feuz, Mauro Caviezel, Marc Odermatt e Roman Zenhäusern. Staremo a vedere. Per entrare nell’imminente clima competitivo e cercare di capire che aria tira, il Mattino della Domenica ha intervistato l’ex campione olimpicoPierino Gros, una delle colonne dello sci italiano e mondiale degli Anni Settanta. Uno, insomma, che la sa lunga. Il piemontese commenterà le gare per la RSI dagli studi di Comano.
Piero Gros: potrebbe essere il Mondiale di Lara Gut.
È la sciatrice del momento. Non ci sono dubbi. Del resto, cos’altro si può dire di una ragazza che ha vinto quattro Super G di fila? Lara è insplendida forma, è tornata a sciare come qualche stagione fa e in questa disciplina al momento non ha rivali. Dopo i problemi legati agli infortuni, ha intrapreso un percorso di recupero fisico e soprattutto mentale, ed ora è lì a guardare tutte le altre dall’alto in basso.
Adesso però arriva una competizione nella quale, assieme ai Giochi olimpici, non è mai riuscita a vincere una medaglia d’oro.
È vero: la Coppa del Mondo è diversa da una rassegna iridata, in cui non hai margini di errore e non puoi accontentarti del piazzamento. Ai Mondiali e alle Olimpiadi devi stare nei primi tre e nel suo caso la vittoria è un obiettivo dal quale non può sottrarsi. In questo momento
è la numero 1 del Super G ma il Mondiale è un’altra storia. Basta un nonnulla per farti perdere le coordinate. Sono comunque convinto che la ticinese non smarrirà la concentrazione e le motivazioni accumulate nelle ultime gare. Adesso è davvero consapevole della sua forza e gestisce questo stato d’animo con grande serenità.
Chi sarà il (o la) grande protagonista di Cortina 2021?
La tentazione è di rispondere Lara Gut. Però ci andrei più cauto. Secondo me ci sono tanti potenziali
Chi sarà il (o la) grande protagonista di Cortina 2021?
La tentazione è di rispondere Lara Gut. Però ci andrei più cauto. Secondo me ci sono tanti potenziali
vincitori, sia nella categoria maschile sia femminile. Direi che fra le donne Lara e la Vlhova sono le favorite. Fra gli uomini i nomi che girano sono i soliti: Kristoffersen, Feuz, Pinturault. Senza dimenticare Zenhäusern. A proposito: la Svizzera ha grandi possibilità di fare incetta di medaglie.
Purtroppo non ci sarà Sofia Goggia
L’azzurra è davvero sfortunata. Ormai i suoi infortuni non si contano più. Ma lei è una guerriera e farà di tutto per tornare nel Circus bianco. Dopo Garmisch era davvero arrabbiata per quello che le è capitato. Ma Sofia scia sempre al massimo, prende dei rischi, è un’atleta generosissima.
È nostra impressione che nel Circus ci siano tanti campioni ma manchi un vero personaggio…
Credo che l’unico vero personaggio della storia recente dello sci alpino sia stato Alberto Tomba. Vinceva, perdeva, si rialzava ma era sempre scanzonato, allegro, pieno di battute. Una manna per i giornalisti. Oggi in generale gli sciatori e le sciatrici sono più attente a quello che dicono, sono più ingessati. Ma è un atteggiamento che ci può stare. I tempi sono cambiati.
Cortina sarà purtroppo vuota…
È davvero un peccato che non si possa gareggiare con l’appoggio del pubblico. Del resto la paura che si propaghi il coronavirus ha consigliato, giustamente, di fare così. Mi immagino come sarà Cortina deserta. E soprattutto la vita degli atleti, costretti a stare in albergo.
A.M.
Purtroppo non ci sarà Sofia Goggia
L’azzurra è davvero sfortunata. Ormai i suoi infortuni non si contano più. Ma lei è una guerriera e farà di tutto per tornare nel Circus bianco. Dopo Garmisch era davvero arrabbiata per quello che le è capitato. Ma Sofia scia sempre al massimo, prende dei rischi, è un’atleta generosissima.
È nostra impressione che nel Circus ci siano tanti campioni ma manchi un vero personaggio…
Credo che l’unico vero personaggio della storia recente dello sci alpino sia stato Alberto Tomba. Vinceva, perdeva, si rialzava ma era sempre scanzonato, allegro, pieno di battute. Una manna per i giornalisti. Oggi in generale gli sciatori e le sciatrici sono più attente a quello che dicono, sono più ingessati. Ma è un atteggiamento che ci può stare. I tempi sono cambiati.
Cortina sarà purtroppo vuota…
È davvero un peccato che non si possa gareggiare con l’appoggio del pubblico. Del resto la paura che si propaghi il coronavirus ha consigliato, giustamente, di fare così. Mi immagino come sarà Cortina deserta. E soprattutto la vita degli atleti, costretti a stare in albergo.
A.M.