Siamo davvero felici dopo questo risultato. Vediamo i nostri sacrifici premiati. Ho pensato a tutto quello che abbiamo fatto in questi anni, superando montagne che sembravano insormontabili. Tuttavia alla fine siamo riusciti a raccogliere quanto seminato. I detrattori non sono mancati, ma noi abbiamo dimostrato di credere nel nostro progetto ed alla fine il risultato parla chiaro. Abbiamo saputo formare un gruppo fantastico, composto da giovani promesse che si sono perfettamente identificate nella nostra filosofia e la collaborazione con Lugano, Ambrì, Davos e Losanna, oltre che con i GDT, è stata premiante.
Eppure la Swiss Hockey League potrebbe giocarvi un brutto scherzo visto che qualcuno ha ipotizzato il vostro taglio.
Si fa un gran parlare di “formazione”, questo avviene nei movimenti giovanili delle società ma anche in progetti come il nostro in cui diamo spazio e tanto ai ragazzi per giocare ad un hockey tecnicamente più elevato.
Eppure la Swiss Hockey League potrebbe giocarvi un brutto scherzo visto che qualcuno ha ipotizzato il vostro taglio.
Si fa un gran parlare di “formazione”, questo avviene nei movimenti giovanili delle società ma anche in progetti come il nostro in cui diamo spazio e tanto ai ragazzi per giocare ad un hockey tecnicamente più elevato.
E allora, perché la Swiss Hockey League vuole toglierci di mezzo?
In futuro sarebbe bello poter contare anche su due giocatori d’importazione straniera, ma i giovani sono la nostra prima essenza.
Il Lugano ha già comunicato che continuerà il suo rapporto di lavoro con voi, l’HCAP vi ha pure informato che è intenzionato pure a continuare, in
una prossima straordinaria dovrebbe ratificare questo accordo.
Per noi questo è molto importante, significa che credono nel nostro lavoro. Anche il Davos vuole proseguire con il nostro club. È dunque un progetto che merita tutta l’attenzione e speriamo che da parte della Swiss Hockey League non ci si ostruzionismo. Noi siamo pronti ad andare avanti in questo modo per 3-5 anni, periodo richiesto dai vertici del nostro hockey. È chiaro che per fare tutto questo ci vogliono anche delle disponibilità economiche importanti, ma anche da questo punto di vista sono molto fiducioso.
Vede un rischio concreto di dover smettere?
Il rischio c’è perché ce lo hanno paventato i presidenti delle squadre di Swiss Hockey League. Detto ciò sono comunque fiducioso perché abbiamo dimostrato la solidità della nostra società, di aver creato delle basi finanziarie e di aver rispettato tutte le norme e le regole per la prossima stagione. Sappiamo che dovremo lavorare per ratificare la nostra presenza, sono comunque convinto che tutto andrà bene.
Per noi questo è molto importante, significa che credono nel nostro lavoro. Anche il Davos vuole proseguire con il nostro club. È dunque un progetto che merita tutta l’attenzione e speriamo che da parte della Swiss Hockey League non ci si ostruzionismo. Noi siamo pronti ad andare avanti in questo modo per 3-5 anni, periodo richiesto dai vertici del nostro hockey. È chiaro che per fare tutto questo ci vogliono anche delle disponibilità economiche importanti, ma anche da questo punto di vista sono molto fiducioso.
Vede un rischio concreto di dover smettere?
Il rischio c’è perché ce lo hanno paventato i presidenti delle squadre di Swiss Hockey League. Detto ciò sono comunque fiducioso perché abbiamo dimostrato la solidità della nostra società, di aver creato delle basi finanziarie e di aver rispettato tutte le norme e le regole per la prossima stagione. Sappiamo che dovremo lavorare per ratificare la nostra presenza, sono comunque convinto che tutto andrà bene.
I tecnici Landry, McNamara e il direttore sportivo Reuille saranno confermati?
Hanno lavorato molto bene, lo posso dire a chiare lettere, dando una identità alla squadra, anche in condizioni non facile vista la pandemia. Sicuramente l’intenzione è di continuare con loro. E nei nostri piani c’è anche l’arrivo di due stranieri, vedremo…
G.M.