Svizzera, 13 maggio 2021

L'alpinista svizzero morto sull'Everest aveva una missione

La comunità islamica piange la morte di Abdul Waheed Waraich, il 41enne cittadino svizzero deceduto ieri insieme a un cittadino statunitense poco dopo aver raggiunto la vetta del Monte Everest.

Waraich, di origini pachistane, si era diplomato al politecnico di Zurigo e lavorava come ingegnere per una ONG. Era inoltre presidente della moschea di Waldshut, in Germania, al confine con la Svizzera.

Negli scorsi giorni aveva scalato l’Everest nell’ambito di una missione che aveva come obiettivo la posa della Liwa-e-Ahmadiyyat (la bandiera della comunità
islamica Ahmadiyya) sulle sette montagne più alte dei sette continenti. Le altre sei scalate erano andate a buon termine, quella dell’Everest è finita tragicamente.

“Siamo estremamente addolorati per la perdita del nostro caro fratello Abdul Waheed Waraich – ha scritto la sua comunità -, presidente della moschea di Waldshut, morto l’11 maggio 2021 durante la discesa dopo aver conquistato il Monte Everest e completato la sua missione di issare la bandiera della comunità islamica Ahmadiyya sulle cime dei sette continenti del mondo”.

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